26/12/20

Un titolo non azzeccato

Nel 2004 avevo appena fatto la scelta più importante della mia vita. Ero spaesato, pieno di dubbi e di speranze. Andavamo al cinema, insistevo io, soprattutto, perché avevo voglia di evadere, era un periodo complicato. Evitammo "Se mi lasci ti cancello". Il titolo era una cretinata. Non ne valeva la pena nemmeno leggerne la trama. Oggi l'ho visto con mia figlia, la grande. Non so se era destino che dovessi vederlo con mia figlia e non con mia moglie. Magari, se l'avessi visto con mia moglie, sedici anni fa, oggi non l'avrei voluto rivedere, privandomi di uno dei pochi momenti di condivisione con la figlia grande. Dunque, benedetto quel titolo del cazzo.

2 commenti:

  1. Ci vorrebbe una legge che obbliga chi mette i titoli ai film italiani di dire il suo nome, come i giornalisti. Tipo: “Se mi lasci ti cancello. Titolo by Catello Sigismondi”, ecc. Metterci la faccia. Forse così le cose migliorerebbero un poʼ.

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    1. Eh sì. Il problema non è Catello però. È Augusto Maria De Lillis.

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