29/08/09

il valzer delle persone comuni



Quando le persone comuni riescono a sorprendersi, cambiano. Il lavoro è lì, ce l'hai, non ce l'hai e attendi che qualcosa cambi e vedi tutto il resto che va e tu che insegui, insegui non sai cosa e ti perdi la bellezza di chi ti sta accanto e non attende altro che un tuo cenno, un tuo sguardo, una tua mano. E la città sempre meno attenta, sempre più cieca, chiusa con le sue saracinesche sempre aperte, che non riesce a far incontrare chi vorrebbe incontrarsi, a unire chi vorrebbe unirsi, a far sperare chi vorrebbe sperare. No, non cambiamo. Il cambiamento è un gesto, è un'azione, è una sorpresa. Comincia tra le quattro mura di casa e finisce negli oceani.
Quella che segue è una canzone di Mia Martini. Fregatevene delle assonanze con altre canzoni, di questioni di plagio o altro. Questa è l'interpretazione di una donna che si commuove prima di cantare, al suono sfiorato di un pianoforte.
Valsinha
Quel giorno a casa lui tornò più presto come non faceva quasi più e la guardò in un modo ben diverso come non faceva quasi più. E non parlò più dell’aumento, unico argomento dei discorsi suoi. Con una strana tenerezza e un poco di amarezza disse “Andiamo fuori vuoi?”. E allora lei si fece bella come il giorno che di lui si innamorò. Cercò nel fondo di un cassetto quella camicetta che le regalò. E lui la tenne per la mano come la teneva tanto tempo fa. Come un ragazzo e una ragazza scesero alla piazza e incominciarono a ballar. E al suono della loro danza il vicinato addormentato si affacciò e scese nella piazza scura e molta gente giura che s’illuminò. E furono baci rubati e gridi soffocati che nessuno soffocò. Che il mondo fece suoi, in pace l’alba poi spuntò




ps: ringrazio anticipatamente il "proprietario" del link su youtube

8 commenti:

  1. Difficile per me commentare questo post credo che tutte le Persone con la P maiuscola donne/uomini cerchino qualcuno a cui tendere la mano..e qualcuno da farsi prendere la mano.
    Non avevo mai sentito questa canzone è molto bella...sai..i sentimenti sono la parte essenziale della vita...eppure li lasciamo nel cassetto...non sò perchè...ingenuità..paura...timidezza...o semplicemente perchè non siamo più abituati a "sentire"..no ...ho sbagliato, siamo abituati a sentire..non vogliamo solo farci vedere che cerchiamo di "sentire"...difatti da quando è mondo siamo alla perenne ricerca di emozioni, sempre per paura di essere giudicati e pensando che questo forse...è un fatto frivolo...eppure...le emozioni ci riempiono la vita...anche solo vederle negli altri.:)
    Un caro saluto Vania

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  2. Ho ascoltato questa canzone, la prima volta, 5 o 6 anni fa, in un periodo di profondo cambiamento nella mia vita; l'ho trovata splendida nella sua semplicità e un'artista come Mia Martini la rende ancora più toccante, poi ho scoperto questo vecchio video e da 2 giorni le note si rincorrono nella mia testa riaccendendo i ricordi. Mi è venuta in mente ieri, riflettendo su quanti di noi si lasciano prendere dai ritmi assurdi del lavoro e dal senso di precarietà che assale quando stiamo per perderlo. E ci perdiamo lo spettacolo della vita che ci passa accanto senza che ce ne accorgiamo. Il messaggio della canzone secondo me è concentrato alla fine, ma, come al solito, quando le canzoni sono belle, ognuno può dare la propria interpretazione...la gente può cambiare solo se noi cambiamo...può unirsi a noi solo se noi ci uniamo, può danzare con noi ed illuminare le piazze scure e vuote delle nostre città, solo se noi iniziamo a danzare. L'alba, però, arriva e spesso cancella ciò che è stato solo un sogno. Passare dal sogno alla realtà comporta una bella dose di coraggio che passa dalla ricerca vera dei propri sentimenti e delle proprie emozioni. Come dici tu, cara Vania, senza la paura di essere giudicati. Un caro saluto e buona settimana!!!!!

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  3. Questa canzone è davvero una delicata poesia. Devo ammettere che da quando l'ho sentita, risuona spesso nelle mente. Può essere ricollegata a tutto quello che ti suggerisce il momento. A me, semplicemente, brandelli di rimpianti per quello che non è stato per semplice timore di rischiare, un'azione o una parola...la paura di voler cambiare i destini, quando si poteva. Parole apparentemente normali, che investono tutto, come una valanga. Bella davvero, complimenti per la scelta.
    Ciao.

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  4. Grazie Picasso del tuo post. E' vero. Sono parole ricollegabili a molte nostre esperienze. E' incredibile come Mia Martini (su youtube c'è vasta scelta) la canti in modo diverso, a seconda, credo, dello stato emozionale. Ce n'è una versione live, velocissima e ritmata, in cui la cantante danza sorridendo. Questa che ho linkato è sobria, sicuramente permeata di malinconia e, ma è una mia lettura, quasi di rassegnazione. A presto!!

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  5. Ciao Bruno, rientro da una bellissima festa di battesimo...volevo dirti una cosa...ieri..ho finito di leggere un libro di Coelho, Veronica decide di morire..e ha in copertina il dipinto di Van Gogh che tu hai pubblicato...ma sai non riuscivo a ricordarmi dove l'avevo visto recentemente e poi mi sei venuto in mente.
    Ora leggo il commento...nota di malinconia e rassegnazione...ma sai che il libro parla proprio di come combattere l'Amarezza..hai proprio azzeccato il dipinto bravo psicologo :)
    Ciao Vania

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  6. Mai rassegnazione, cara Vania. Accettazione, comprensione, ma mai rassegnazione. Per me si rassegnano le dimissioni...ci si rassegna e ci si butta in un letto a non far nulla, si trangugia con gli occhi lucidi il destino, si china il capo con gli occhi bassi, quando ci si rassegna. No, rassegnazione mai. E, se non erro (il tuo libro l'ho letto nel 2004 e ho una memorio simile a quella del topo da laboratorio...) Veronica non si rassegna mai, E alla fine vince. E nel cielo del dipinto iovedo malinconia sì, ma anche movimento, vento e luce come quella della luna, in alto, a destra. Un caro saluto, Vania. Grazie e a presto!!!!

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  7. Ah, Vania, scusa ma alla parola "rassegnazione" mi sale l'adrenalina. Ti riferivi al commento su Mia Martini. Lì vedo rassegnazione, è vero. D'altronde era il periodo in cui sbattevano le porte in faccia alla cantante, sbattevano le porte al talento puro e trasparente, rabbioso e trascinante.
    Portava sfiga, dicevano, Mia Martini. E seppellivano, con lei, i sensi di colpa nel non alimentare il talento dell'artista. Maurizio Costanzo avrà i suoi difetti ma nessuno, ad oggi, come lui, riesce a saper valorizzare e scoprire i talenti nascosti. Lo sviluppo degli stessi, è un'altra cosa...ognuno sceglie strade diverse per raggiungere il successo vero. La malinconia permea l'interpretazione che ho linkato ma difficilmente la trovo in altre interpretazioni di Mia Martini. Più spesso rabbia (antidoto alla malinconia, d'altronde). Ciao di nuovo, Vania!!!!!

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  8. Siii Bruno...rabbia mai rassegnazione e Veronika alla fine vince...infatti credo che la vita sia proprio cercare di vincere..anche se alle volte la vita ti fà arrivare secondi per i soliti giudizi che alcune persone ti affibbiano e noi (molte volte io ) non riusciamo a sopportare ..ma credo basti essere chiari e onesti con se stessi .
    Starei qui a scrivere molto ...sai alle volte anche se "Tu" ti fai comprendere...la persona che ascolta non capisce o non è in sintonia con Te...questo è il vero guaio..si è diversi...è quindi difficile far scoprire quello che "Tu" vuoi dire...anche usando semplici parole o metafore..o addirittura comportamenti...
    Oppure guaio ancora peggiore...capisce e fa finta di non capire..perchè le cose vanno bene così...non si vuole creare "caos"...e qui ti scriverò, sull'altro post...ora devo proprio andare
    P.S. Però sto imparando !!:)
    Ciao Vania

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