racconta il tuo bilico





Qual è il tuo personale bilico, il tuo equilibrio instabile tra una cosa e l'altra, tra una scelta e un'altra?

Raccontati anche anonimamente. Il nome, qui, non fa la differenza.
Ti chiedo di postare una suggestione, un'immagine tradotta in parole, uno scorcio del tuo momento in bilico.
Puoi scrivere quante volte vuoi.
Il feedback, mio o di chi legge DTDC,  arriverà.

Siamo quasi tutti in bilico, ok.
Ma non siamo soli. 


43 commenti:

  1. ..pensa che mi fai anche fare pensieri seri.
    ..mi è venuto in mente che sempre siamo in bilico tra la vita e la morte.

    ciaoo Vania

    ...dopo questo...vado a lavare i piatti e mettere la musica a tutto volume.:)))

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    1. confermo. Vita e morte. On e off. Piacere e dolore.
      Ci fanno paura entrambe le polarità. Ci fa paura anche il piacere, la vita, l'attivazione. Troppo rischioso il piacere.
      ciao carissima, la prima a commentare in questo blog, la prima a commentare in questa pagina.

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  2. 17 Giugno 2013

    Potrei trovarmi in bilico tra continuare con le attuali amicizie o chiuderle, restare con le attuali amicizie o provare a crearne di nuove, ricercare le vecchie amicizie o rassegnarmi ad averle perse per sempre, rassegnarmi alle amicizie coi miei compaesani solo su Facebook o tentare di tirarle fuori da Facebook.
    C'è molta rassegnazione, attualmente, in me, a lasciare le cose così come stanno, in questo momento.
    C'è, poi, l'aspetto che se provo a chiedere nuove amicizie su Facebook o perché conosco le persone al di fuori o perché non le conosco e voglio conoscerle (come, in quest'ultimo caso, è successo con Te, carissimo Bruno, perché non Ti conoscevo), accade che Facebook mi bacchetta perché pare, che, per regola, si debba chiedere l'Amicizia solo a chi si conosce già e non anche a chi si vorrebbe conoscere.
    Facebook non si fida di me e si convince che certe persone non le conosca già, da tanto tempo.
    Dobbiamo avere, per forza, qualcosa in comune altrimenti niente da fare!!!
    Un'associazione locale aveva coniato lo slogan:"R-estate uniti!!!", ma, d'estate, mi pare che non ci sia voglia di unione, di unità e se questa voglia c'è (almeno in me), rimane IN BILICO tra il SOGNO e la sua REALIZZAZIONE!!!
    Manca, come sempre, la reciprocità e tutto viene alimentato da una parte sola!!!

    Luca Lapi

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    1. a parte Facebook, su cui non investo molto, in quanto l'amicizia su FB secondo me è come una carta da 3 euro, questo tuo commento l'avrei potuto scrivere anch'io.
      Ma siamo anime candide, noi. Il nostro bilico parla di amicizia, reciprocità, unione. Roba d'altri tempi.
      un caro saluto Luca.
      ps: io ti ho accettato l'amicizia perchè tu mi hai regalato il tuo ascolto ad 8XN e forse mi conosci meglio di altri.

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  3. In bilico tra passato e presente, tra quella che sono stata e quella che sono oggi, con la paura di perdere qualcosa di me. In bilico tra la consapevolezza di dover lasciare andare qualcosa, qualcuno e la necessità di andare avanti, di vivere, di non autodistruggermi più. E guardare avanti qualche volta è una sofferenza ma anche una sorpresa se scorgo uno spiraglio, una speranza. In bilico tra guarire e voler essere malata, perché a volte ci si affeziona alle proprie malattie. L'estate invita al divertimento, alla rinascita. E' strano sentirsi in bilico d'estate. Cri

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    1. Ciao Cri.
      Prendi un foglio, scrivi a sinistra le cose che vorresti perdere e a destra ciò che vorresti avere. Sono sicuramente incompatibili.
      Rinasci, Cri. Vivi la tua vita, non quella di un altra persona!
      A volte le malattie sono un alibi per non avventurarsi nel nuovo.
      La più grande malattia è la paura.

      grazie cri, a presto

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  4. L'angoscia è l'immagine che rappresenta il mio bilico. La porta con se la paura di andare oltre nei rapporti personali. Andare oltre per me è lasciarsi andare, confondersi e rimanere indifesi, perdere il controllo.
    Il mio equilibrio instabile è tutto qua, il desiderio di lasciarsi andare, l'euforia che deriva dalla sensazione di piacere e nel pensare di vivere momenti piacevoli e l'angoscia che dopo un pò mi avvolge come una fitta nebbia, lasciandomi senza respiro, quando immagino di stare con quella persona, dormire, fare all'amore, condividere la vita.

    Farneticazioni
    Forse non sono così coinvolto? Forse mi piace piacere e basta e non sono disposto a dare nulla, -ma come rinunciare a chi ti vuole- e visto che me ne rendo conto penso già a quanto starà male chi desidera starmi vicino? Forse ho paura di soffrire, di essere lasciato solo, e come una sanguisuga mi attacco a chi si avvicina e questa consapevolezza mi angoscia perché non sono libero di mostrarmi, di essere. No, non è neanche solo questo, perché pur spiegando queste dinamiche al possibile partner che le accetta non mi lascio andare. Forse perché non sono così coinvolto?
    Ahahahahahaha!
    L'ultima l'ho messa per ridere un po!

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  5. Non spiegare.
    Non allegare libretti d'istruzioni.
    Nella relazione ci si scopre ma ci si scopre anche diversi, inaspettati, nuovi.
    Non mettere il carro davanti ad Enrico.
    Aver paura della perdita possibile è angosciante. Ma vivere con questa paura non è vivere.
    ciao e grazie

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  6. senti ho fatto una faticaccia per capire sto sperimentalismo, chè dovevo cliccare su in bilico per poter commentare accidenti !!... non ho più l'età, è difficile scrivere in bilico sai?!

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  7. sai che sta diventando troppo intima questa amicizia neh...?!?
    io sono sempre in bilico come sul filo di una lama poi, tra fermarmi ed andare, dare e prendere, accarezzare ed essere carezzata.
    proprio come le onde del mare che vanno e vengono, che si infrangono ai nostri piedi mentre camminiamo sulla riva, al tramonto, le piccole onde lievi ed arricciate, dispettoselle di bagnarci i piedi che le anelano.

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    1. si può stare in bilico in due modi, o come sul filo di una lama o in modo più morbido e spensierato, e mi piace molto la metafora delle onde (come non potrebbe, d'altronde, io che appena sfioro il mare anche col pensiero, m'inebrio?). In bilico ci puoi stare ma non troppo, poi devi mollare, devi tuffarti.

      Intima? Ma no. A proposito. A novembre sarò a Roma per una conferenza sull'autostima. ti farò sapere.
      ciao!!

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    2. @ nellabrezza Veramente molto bella l'immagine delle onde. :)

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    3. quando le anime si sfiorano allora c'è l'intimità. per me.
      sarà un piacere conoscerti bruno. anzi anche io sono su fb, che è stato un mio tuffo senza paura. a presto allora.
      grazie enrico. pensavo ad un mare di sera, magari anche greco, che è un mare molto semplice, naturale, senza fronzoli.

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  8. c' è una canzone che... (lo so inizio spesso così)
    dice:
    "C'è un principio di energia
    Che mi spinge a dondolare
    Fra il mio dire ed il mio fare"

    e in qualche modo rappresenta il mio bilico. sempre sospesa con un ombrellino a tenere l equilibrio, tra il pensare e l agire. però non resto sospesa a lungo. non riesco a restare "statica nel restare in bilico". spesso ci provo, lascio andare, spesso cado, sempre mi rialzo. spesso va bene, alle volte saltello. si è in bilico per un istante anche solo per fare un passo (me l ha spiegato Alberto Angela)ma la costante che mi riconosco, nel bene, nel male nel forse e nel ma però, anche nelle notti di pianto, che si sa ce n è... è la mia insaziabile gioia di vivere. e posso dirlo con convinzione: è un bel carburante!

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    1. gioia di vivere, voglia di vivere, carburante necessario. E' vero. Metafora bellissima.
      Grazie Sys per questo commento.
      Dovremmo essere ditributori di voglia di vivere, di gioia di vivere.
      Stazioni di servizio che erogano sorrisi e abbracci, parole come balsami e pizzicotti per risvegliare il torpore di chi si ferma, fiducioso ma non tanto, dopo aver viaggiato tanto, troppo, senza intravedere nulla di vivo al bordo della strada.



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    2. un distributore di abbracci mi piacerebbe tanto...

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  9. ,,,è tutto un equilibrio sopra la follia...ma i folli vivono meglio!

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    1. tra la "normalità" e la follia, spesso, solo un passo.
      Non so se i folli vivano meglio, di certo non soffrono di eccessivo autocontrollo.
      ciao e grazie!

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  10. Bilico!!!
    l attesa di una telefonata che ti dia una risposta e che definisca una speranza.
    prima della telefonata tutto può essere dopo la telefonata forse non sarà più come prima. ci sarà una speranza tramutata in opzione oppure...
    oppure si dovrà ricominciare da capo.
    oddio!!!
    pure i forse e il bilico ha il suo bel perché!!!

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  11. molte vite cambiano con una telefonata. Una telefonata ti salva la vita. Una telefonata può ucciderti anche solo "dentro".
    Spero che, accanto a quella telefonata che ancora non arriva ce ne siano per te tante altre, tali da farti ricaricare la batteria frequentemente: telefonate dolci, divertenti, emozionanti, di persone che ti vogliono bene con continuità e che non ti devono risposte cruciali.

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  12. http://www.youtube.com/watch?v=h-FSond_Hv4

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  13. In bilico tra la voglia di provare nuove emozioni e la sicurezza degli affetti esistenti

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    1. Se gli affetti esistenti non ti offrono più alcuna emozione rifletti. Sei tu che non ti emozioni più, e quindi devi ritararti, capire perchè non ti emozioni più, oppure è il caso di provare ad aprirti a nuovi affetti?
      Non è detto che coi nuovi affetti i vecchi vengano soppiantati, non tutti, comunque.
      Ciao!

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  14. Il mio bilico oggi è stato quello di fermare di colpo l’auto ai bordi della strada, guardare nello specchietto asciugare le lacrime e dire “eccoti … bentornata … mi fai tremare dentro”… piango e poi rido, la aspettavo … ero morta ormai da troppi anni e questo dolore fortissimo che mi schiaccia lo sterno in questo momento mi dice che sono viva. Oggi è veramente dura … ho iniziato a riprendermi la mia vita, un passo per volta, vacillo e mi rialzo, ma ora ogni volta mi alzo più forte.
    Grazie dtdc, tutto è iniziato leggendo “amo” un anno fa, in un attimo ho sentito addosso proprio tutta quella stupidità… e gli ami sempre più sottili ed affilati.Il tuo esempio calzava a pennello ... avevo passato anni a chiedermi il perchè di tali comportamenti e mi son fatta sfuggire quel particolare "l'amo" ... eppure avevo la casa piena di ami, in ogni stanza! Forse non so neanche più chi sono e che percorso sto facendo ma sicuramente so di essere meno stupida. Grazie ancora

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    1. non dobbiamo chiederci chi siamo ma come stiamo e l'emozione arriva dal petto, dalla pancia, dalla gola, un po' come è successo a te. Il coraggio arriva prima o poi e troviamo la forza per individuare i pericoli che abbiamo intorno a noi. Ogni pericolo è un dolore, ma uno dopo l'altro il piacere della consapevolezza sopravanza il senso di disillusione. Grazie cara amica. ciao

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  15. In bilico tra il bilico e la caduta.
    Mi chiedo: devo per forza stare in equilibrio? Devo trovare quel punto di equidistanza? Perché?
    Penso sempre a quelle altalene col fulcro al centro. Perché non decidere di stare col culo appoggiato ad una delle due estremità, senza contrappesi? Perché non scegliere una sponda e farla finita...
    Chiedo.

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    1. per sopravvivere. e sopravvivere è una scelta.
      vivere sempre in bilico è logorante. bisogna scendere e scegliere.
      o sedersi senza contrappesi, ma è sempre una scelta.
      L'equilibrio instabile è nella fase della scelta e può durare pochissimo per i più decisi e tantissimo per gli indecisi. Dipende, credo dalla posta in gioco.
      No, non devi stare in equilibrio e cadere può non essere nemmeno così male.
      ciao! grazie

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  16. in bilico sempre tra la lucidità e l'inferno , dove lasciar andare l'istinto è l'unica fonte di riappacificazione e seguire la ragione è come fare i compiti a casa . così sembrano giuste entrambe , ma ....non è possibile .

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    1. dopo i compiti, c'è sempre la merenda e il gioco. Così va la vita. deve andare la vita. dovere e piacere. senza grossi sbilanciamenti prolungaati nel tempo. ciao

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  17. In bilico si vive quando non si ha il coraggio di guardare in faccia la realtà. Mi ha alzato le mani tre settimane fa, per un piccolo mio commento. Non lo aveva mai fatto. Mi sono sentita risucchiare in un vortice....l'ennesimo per me, che elemosino affetto come un cagnolino. Sono riemersa dal vortice, dal bilico che è diventata un'autostrada a tre corsie, dritta e luminosa. Non l'ho più cercato e non ho risposto al messaggio mattutino con cui mi augurava buon compleanno, alla sua telefonata del pomeriggio dello stesso giorno. L'ho abbandonato al margine del bilico, prima di andare in autostrada.
    Grazie

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    1. grazie a te che ci fai capire che trovarsi da soli in un autostrada può essere meno angosciante che stare in una cuccia, con un padrone instabile e crudele

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  18. eccomi qui a raccontare la mia devastante esperienza. Sono stato ammaliato da una donna che trovavo non corrisponbdente alle mie aspettative di bellezza ma che ha saputo far nascere in me una forte attrazione mentale che mi ha creato dipendenza. Il rapporto di circa tre anni e' sempre stato caratterizzato da momenti di forte passione puntualmente bilanciati da distanza, indecisioni, nevrosi varie. Si e' separata dal marito (dice) per stare con me per poi ripensarci e tornare dall'ex che, giustamente, le ha sbattuto la porta in faccia in quanto ora felice con una nuova compagna. Torna da me promettendomi stabilità e progetti per il futuro. Cazzate. Ricomincia con le indecisioni e le intermittenze affettive per poi darmi il ben servito per motivi banalissimi. Ora mi trovo a dover irrobustire la mia anima per uscire dalla situazione o per poterla gestire con la giusta consapevolezza.

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    1. bene. coraggio. vivere da ruota di scorta, sebbene sia utilissima, non è il massimo. Auguri, buon percorso di autoconsapevolezza!

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  19. Pensavo di essere diventata finalmente "saggia" e matura. Perché ho incontrato una bella persona (libera) e senza contraddizioni. Un cuore immenso, generoso e dolcissimo e altruista, ancora attento a vecchi valori che sembrano dimenticati... e ho cercato di sorvolare sulla "pigrizia" non solo fisica ma anche mentale, il non chiedersi il perché delle cose, il non essere mai in bilico perché si evitano tutti i motivi per esserlo.
    Pensavo di essere diventata finalmente la persona che pensa sulla lunga distanza, certo, non ci sono le farfalle nella pancia, e sono passati solo 4 mesi da quando ci siamo incontrati...
    certo non c è il brivido dell attesa, della scoperta, ma queste sono cose che poi finiscono no? sono quelle "frivolezze" dello stato di innamoramento ma l importante è altro. è la stabilità "le certezze", è lo svegliarsi della mattina con qualcuno che ti vuole davvero bene e che a casa tua (specialmente sul divano) sta da dio e bon a posto così. e non importa se poi le conversazioni sono sul lavoro, sui colleghi e ... e se non sei tu a tenerle in piedi non si decolla...

    è buono è dolce è generoso. non ci sono farfalle nella pancia, non c è brivido non è c è... quell alimentarsi anche semplicemente con una canzone (no... non della Carla Bruni...) o un quadro o un libro, perché in realtà si è diametralmente opposti. ma può sempre funzionare no? basta adattarsi, avere pazienza... non è mica un serial killer no? è una brava persona. è una rarità no?
    la scelta matura è di non rischiare di perdere una così bella persona, te l hanno detto anche a casa, che a loro piace e finalmente è una persona "normale"... che finalmente dovrei mettere la testa a posto. e proprio quando cominci a pensare "sì è la scelta giusta" il tuo fisico ti lancia segnali opposti. dai brufoli sul viso che non vedevi almeno da 20 anni, al complimento che ti fa arrossire con così tanta violenza da farti pensare di avere la febbre. e due occhi che ridono nel parlarti di una fesseria ti fanno destabilizzare le ginocchia... e a quel punto prova tu a dirti che hai da tornare seria matura e ponderante e... e pensare che le cose importanti sono le stabilità dei rapporti e non il "bilico" delle emozioni... che saranno anche transitorie... ma sono quelle cose che ti fanno sentire... quasi viva...

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  20. una vita di coppia (matura) è fatta di molte cose. Molta routine, incombenze, rinunce da ambo le parti ma anche gioia, progettualità ed eccitazione. Volendo ragionare per percentuali, esagerando, direi 75/25. Se questo 25 non c'è nella tua prima situazione, credo sia il caso di ripensare la scadenza di questo rapporto. Se questo 25 non c'è per un tuo pregiudizio e perchè rinunci a scoprire, stimolare la parte più vivace del tuo uomo, dovresti impegnarti a verificare se essa può emergere.
    Una coppia fatta di 75 eccitazione e 25 routine, secondo me, dura quanto un fuoco d'artificio.
    Non farti influenzare dall'opinione dei familiari. Devi scegliere tu e prenderti tutto il tempo di cui hai bisogno. Ma sii sincera sempre con te stessa e con lui, anche perchè magari questa persona starà facendo dei progetti sul vostro conto e non va illuso. Prenditi tempo, comunque. Rimani ancora in bilico, per un po'.
    Ciao

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    1. io non rinuncio a stimolarlo. è piuttosto lui che nel giro di tre mesi e mezzo ha già dato per scontato che tutto fosse deciso e dato per certo e quindi. ok, sediamoci tanto la vita di coppia, (come ha visto dai suoi amici) è uno svegliarsi, andare al lavoro, ritrovarsi la sera per cena e un film... e poi nanna... nel mezzo se capita un giro in giro... o una pizza con gli amici. ma poi il giorno dopo sarà uguale al giorno prima. del resto la vita va così le abitudini sono rassicuranti e funzionano... perché pensare di cambiarle. e se provi a fargli vedere qualcosa di diverso... anche no, perché comunque è... stancante dai... non sei felice così?
      e ora io no. non sono felice così. so che i fuochi d artificio sono belli ma non scaldano. ma so anche che per la copertina della casa di riposto ho tempo. (spero).
      grazie per l attenzione e la risposta che da parte tua non manca mai.

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  21. non sei in bilico riguardo alla scelta sentimentale. mi pare che la tua scelta l'abbia fatta. forse sei in bilico tra il dire la cosa in un modo e il dirla in un altro.

    grazie a te.

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  22. non sono in bilico, (per ora) ma passavo di qui e volevo lasciare un saluto e un pacchettino di caffè da utilizzarsi per i prossimi incontri.
    ecco.

    un abbraccio!

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  23. Sono in bilico..... Aspettative ..responsabilità...felicità di persone che si aspettano qualcosa da tee...e poi scopri di nn conoscere bene nemmeno te stesso

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    1. Questo è il vissuto più ansiogeno di chi vive soprattutto per dare risposte, certezze e accoglienza agli altri. Dimentica se stesso. La sfida, senza aver paura delle onde, è quella di solcarle verso la meta che si preferisce, dentro, autentica. Per conoscere quest'autenticità e apprezzarla è necessario mettere una parentesi tra sè e gli altri, per un po'. Un caro saluto Giangiacomo e grazie per aver lasciato qualcosa di te, qui.

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  24. Ciao,solo oggi ho capito x k il mio marito se comporta cosi,ttute le volta k siano com altre persona mi deve fare sentire una m.......,principalmente vicino alla sua famiglia,AIUTO voglio lasciare ma nn guadanho abastanza x vivere da sola,pensavo k ero io x k sono estranlheira e nn li ho dato um figlio.ma x k lui nn se me va????AIUTO grazie mille grazie .torino

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    1. ciao e benvenuta. Trova un altro lavoro per arrotondare ed essere più autonoma e, se proprio non ce la fai più, rivolgiti a un avvocato di qualche associazione di donne in difficoltà che possa darti un consiglio anche in vista di una separazione. Auguri per il tuo futuro

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