26/11/09

Non chiamatemi voyeur


Lasagna besciamellosa con speck e radicchio. Dolce e salato affogati nell'amaro. Godimento.
Jazz in sottofondo dà ritmo ai miei bocconi. Piove fuori.
Pranzare da soli non è da sfigati, secondo me. Ti rilassi, parli un pò con te stesso, preferibilmente a bocca chiusa, e, fingendoti indifferente e unicamente interessato all'equilibrio degli ingredienti che scivolano sul tuo palato, guardi ed entri di soppiatto nelle vite degli altri. C'è il marito con l'anulare luccicante che si intrattiene e incrocia i suoi sguardi con l'"altra", il tavolo da sei con i professionisti di qualche studio associato dalle facce scure e imbronciate: sei tristissime insalate evitando gli schizzi alle cravatte e alle camiciole di pizzo sangallo. Degli studenti universitari, probabilmente, quelli dalla vita bassa, in tutti i sensi, parlano e ridono, ridono e parlano, beati loro, digitando freneticamente i cellulari e tirandosi un pò i pantaloni che, seduti, si vede ciò che di solito è nascosto. Poi ce n'è un altro, solo come me, ma non alza la fronte dal piatto. Lui sì che è immerso nei suoi pensieri. Due ragazze mi fissano. Che c'hanno da guardare? Carine, della serie tirocinanti di chissacheccosa alla ricerca di incarichi coccoprò, coccocò, quiquoqua. Coraggio, figliuole.
La solitudine è uno stato mentale, credo. Io mi interesso alla vita degli altri, alle somiglianze che mi legano a questo o a quello o alle differenze che mi distinguono dagli altri; cerco specchi su cui guardarmi per capire quanta strada ho fatto e quanta ne ho da fare e al ristorante, da solo, riesco a mettere una parentesi tra me e la frenesia del quotidiano, fatta di lavoro e impegni familiari, di doveri e necessità di sopravvivenza. Mi prendo una pausa durante la pausa pranzo e guai a chi me la tocca... Scruto e mi scruto.
Ma non chiamatemi voyeur.


3 commenti:

  1. P.s....il mio piatto più riuscito...lasagne al radicchio...appena lo farò ..lo posterò...:)))

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  2. Allora...buongiorno...che bello questo viaggio nel cuore :)
    intanto credo...che uno dei posti in cui si trova serenità, complicità e sincerità...sia proprio a tavola...ogniuno ha i propri gusti e il proprio modo personale di predisporsi al cibo.

    Condivido il tuo dire "La solitudine è uno stato mentale, credo"...sai...anzi già lo sai ...quante volte mi sono sentita "sola"...in mezzo ad una folla, ad amici e parenti...non credo perchè ci sia qualcosa che non và...anzi è solo una questione alle volte di affinità...
    "guardare" gli altri...penso che sia una possibilità per apprendere....per migliorarsi...anche se come dicevi Tu...nel commento che mi hai lasciato..."sembra semplice...ma è tanto difficile".
    Sono d'accordo..che se si cercano gli aspetti positivi...pranzare da soli non è da sfigati...in questo senso...
    ma vuoi mettere pranzare con persone che hai felling...non diventi tutto più costruttivo e divertente ???...magari..."coccoprò, coccocò, quiquoqua"...e qui non riesco neppure a scriverti...anzi a vedere i tasti del computer.... perchè stò ridendo alla grande...:))))))

    Quadro...appropriato...e come vorrei aver vissuto..con quei abiti...sono ancora ai tempi...anche se preferisco... "Via col Vento"...la colazione alle 12 querce...avrò visto il film...15 volte...da pazzi...:)))
    Ciaooooo !!!
    Vania

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  3. ciao Vania, grazie sempre per i commenti!
    Mangiare in compagnia? Fantastico, anche se è molto raro trovare una tavolata in cui tutti abbiano reciproca simpatia...è anche vero che la buona tavola rende tutti più buoni e amici...(vedi Pranzo di Babette). Buona giornata!!!

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