23/10/10

quanto dura un amore

Mica hanno scoperto l'acqua calda questi studiosi statunitensi. Hanno proposto un test a delle persone dotate di computer. Potevano pigiare un tasto del pc, pensando al partner, allorquando avessero visualizzato un aggettivo negativo oppure positivo, aggettivi che scorrevano velocemente sul video. Se prevalevano gli aggettivi buoni, l'unione era potenzialmente duratura, se prevalevano quelli cattivi, l'unione era destinata a rompersi entro un anno.
E per te, quand'è che finisce un amore? Come te ne accorgi? Come reagisci o reagiresti?
So che è difficile riflettere su questa cosa. M'imbarcherò su questo tema anche nella prossima puntata della trasmissione radio che conduco. Eviterò mielosità e malinconie, perchè, secondo me, la fine di un amore corrisponde alla consapevolezza della fine, al fallimento del progetto, ad un chiaro, lucido esame di realtà, spesso.
Se vi va, leggerò il vostro pensiero nel programma.

15 commenti:

  1. Che bella domanda? Se lo chiede chi ha attraversato il varco del non amore, ovviamente subìto! Chi non ama più, forse ha amato poco o niente e si dice che ci si innamora di un'altra persona, quando si ha il cuore libero! Anche se l'innamoramento non è l'amore! Sono due cose ben distinte! Ma riprendo la mia riflessione chiedendomi: "Nel frattempo chi amava, ha amato per due persone? E, quindi, chi non amava ha preso egoisticamente e narcisisticamente l'amore dell'altro? Credo proprio di sì!" Quando si pensa solo a se stessi non c'è un progetto di crescita e di condivisione, ma si vede solo il proprio orticello. Orticello che non è solo presente o futuro, ma sopratutto passato! Quando si resta àncorati ad un'immagine, ad un momento, ad un'idea non c'è crescita, non c'è comprensione, non c'è completa accettazione dell'altro, non c'è amore!
    Non ho completato, ma mi fermo qui!
    Se vuoi, puoi leggere il mio pensiero nel tuo programma!
    Ciao, Made

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  2. Made, complessa questa tua considerazione. Mi rendo conto che la domanda può essere stupidissima come profondissima.
    Mi sembra di capire, correggimi se sbaglio, che l'amore finisce nel momento in cui non si ama l'altra persona e non la si vede come una metà con cui condividere qualcosa ma si nutre l'amore per soddisfare le proprie spinte narcisistiche. E' un assolo, non un duetto. E' corretto? Ciao e grazie

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  3. Secondo me l'amore l'hanno inventato i poeti, è un'enfasi per definire la dipendenza passionale che ti lega all'altra persona.
    L'uomo appartiene al mondo animale e per questo è preda dei propri istinti che lo spingono ad accoppiarsi più di una volta.
    Quindi l'amore finisce quando si esaurisce il desiderio sessuale.
    So che questa è una visione troppo realistica e forse voi direste cinica ma non vuol dire che si perda qualcosa perchè infiocchettare i rapporti con le romanticherie è molto gratificante. :o)

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  4. Senza avventurarmi in pensieri troppo "filosofici", ma basandomi sulla mia esperienza, penso che il nostro modo di vivere l'amore, e in genere tutta la sfera affettiva da adulti, derivi dal modo in cui siamo stati amati e, quindi, dall'immagine dell'AMORE che ha preso forma negli anni dentro noi.
    Tutto concorre a renderci ciò che siamo oggi, anche in amore: l'amore dei nostri genitori, la perdita di persone importanti in momenti particolari della nostra vita, il grado di "equilibrio" che avevamo già realizzato quando abbiamo vissuto gli "abbandoni" importanti della nostra vita, che siano stati dovuti alla morte o alla fine di un rapporto affettivo.
    Da qui nascono i nostri mecanismi di difesa, le nostre fobie, ma anche gli atteggiamenti positivi. Ci sono persone che "amano" alla follia per un periodo brevissimo, e poi scappano... ci sono persone che apparentemente non cercano l'amore, perchè hanno paura di perderlo una volta trovato, ci sono persone che vivono dieci storie contemporaneamente come se ogni storia fosse l'unica e la più importante, ci sono persone che amano per sempre una sola persona, e ce ne sono altre che si accontentano di "restare" insieme ad una persona per paura di restare soli. Insomma, credo che non basterebbe un post e neanche un intero blog decennale per parlarne.... comunque, la tua domanda non è banale, tutt'altro. Il problema è trovare la risposta.
    Un caro saluto

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  5. @Marisa: carissima, concordo con te sulle romanticherie che infiocchettano molti rapporti. Sono come bolle colorate e luminescenti che al primo soffio di vento s’inscuriscono e scoppiano. Pura illusione, pura fiction e ce ne sono tante persone che òla propria fiction se la costruiscono giorno dopo giorno. Non mi trovi d’accordo sulla riconducibilità dell’amore, del sentimento a meri meccanismi d’attrazione fisica e riproduttivi. Non nego che siamo “filogeneticamente” scimpanzè evoluti ma in virtù della nostra evoluzione siamo capaci di creare relazioni pregne di emozioni, di non detto e di non agito, che va oltre l’istintualità. E sono certo, o mi piace crederlo, che il desiderio sessuale è solo una porzione di quell’enorme mondo dell’affettività che lega 2 persone. Non mi spiegherei tante belle, profonde, invidiabili relazioni. Un caro saluto e grazie del tuo contributo!
    @Maurizio: sono contento che ti sia rifatto vivo, caro Maurizio. Le cose che dici sono sempre ricche di spunti. Non lo dico per smanceria, lo sai. Sono perfettamente d’accordo con te. L’amore è insieme amare ed essere amati, dare e ricevere, slancio e conservazione e tutto ciò dipende da come siamo stati amati da piccolini. La fine di un amore, se l’amore che esprimiamo e desideriamo mira a colmare delle mancanze se non, a volte dei pozzi neri, è devastante per chi lo vive e lo subisce come un’ulteriore dimostrazione di quanto non si è importanti per l’altro o l’altra. L’amore adulto, secondo me, è anche progetto, investimento e creazione quotidiana di qualcosa che rimarrà alla nostra morte. E’ progetto contraddittorio, in progress, è rimescolamento di carte, conflitto produttivo se supportato da un voler veramente bene all’altro. Quando parlo di progetto non mi riferisco solo ai figli. L’amore deve creare amore, figli o non figli. E’ un impegno ed è una passione che dovrebbe permeare le relazioni delle persone. Altrimenti è puro intrattenimento reciproco ed egoistico. A molto presto Maurizio.

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  6. Mi piace molto quello che scrive Maurizio e quello che dici tu nella risposta.
    Come ci si sente quando un amore finisce? Boh, devastati. Almeno a giudicare da ciò che vedo intorno. Però non so immedesimarmi e dire cosa proverei..qui, peggio che in altre circostanze , il dire "ti capiaco" è una assoluta baggianata. Forse sono fortunata. Non ho mai provato devastazioni. L'amore ha forme diverse, è una cosa viva e cambia ed evolve. Come dici tu va coccolato, nutrito, difeso, progettato. Deve portare a qualcosa non può essere fine a se stesso.
    Po, come dice Maurizio, potremmo scrivere e dire fiumi di parole.

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  7. ...mamma mia ...che domanda.

    ...bè...secondo me...ogni persona ha il suo "amore"....nella propria testa...nel proprio pensiero...e del/nel proprio corpo.

    ...l'amore finisce...secondo me quando...si vuole per forza cambiare l'altro ...quando non lo si accetta...e quando vorremmo che l'altro fosse sempre presente.

    ....credo che tutti vorremmo che il nostro compagno/a anticipasse il nostro passo e il nostro pensiero....ma ritorniamo al discorso di sempre....conoscere noi stessi è già difficile...pensa entrare nella mente e nelle mani del nostro compagno/a.

    ...bisognerebbe comunque essere sempre sinceri nel bene e nel male...e cercare di esprimere sempre la propria opinione in tutto....in un rapporto di coppia.
    ciao Bruno. Vania

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  8. @Sandra. grazie del commento, Sandra. Coccolare, nutrire, difendere, progettare. Attività troppo impegnative oggi, sembra. Siamo entrati ormai nel fast food delle emozioni e chi non vi entra è considerato "strano". A presto!!
    @Vania:è vero, Vania, hai detto delle cose che condivido in pieno. Cambiare l'altro/a a nostra immagine e somiglianzza è stupido. Cambiarlo/a perchè soddisfi tutti i nostri bisogni insoddisfatti è stupido ed egoistico.
    Concordo anche sul fattore-sincerità che non vuol dire essere sottoposti o sottoporre l'altro/a ogni sera alla macchina della verità ma esporre chiaramente sè stessi, la propria visione delle cose che può essere anche differente da quella del partner. Lì inizia, se supportata da un volersi bene ed accettarsi, una fase di contrattazione creativa e feconda, secondo me. Ciao!!! Grazie del tuo commento!!

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  9. Non è per nulla facile rispondere. Penso però che ognuno di noi ha una risposta che ritiene il più vicina alla propria realtà, ognuno vive certi momenti con la singolare sensibilità, con le esperienze passate, con ciò di buono e di meno buono che lo ha attraversato.
    Amare potrebbe essere il processo che ci consente di trovare il completamento di noi stessi, cioè di quello in cui ci sentiamo carenti.
    Penso che il nostro inconscio (e quindi l'istinto) sappia bene ciò di cui abbiamo bisogno e lo andiamo a cercare in ciò che ci stà attorno.
    Cerchiamo l'amore in un interesse materiale,
    a) se questo è fine a se stesso risulta essere monodirezionale per soddisfare una necessità non ricambiabile;
    b) è usato come strumento e ci può portare ad avviare delle relazioni con altre persone e questo ci può ricambiare con relazioni interpersonali.
    Ma forse l'amore nella accezione più classica è l'apertura verso i tuoi simili che vivono con le medesime esigenze di completamento. Dove trovi una sorgente cerchi di attingere ciò di cui hai bisogno per completare i vuoti che per qualche motivo non riesci a risolvere da solo.
    Le altre persone hanno bisogno di te come tu di loro, nasce un legame più forte con chi ti può dare di più ed a chi puoi offrire qualcosa. Quando queste necessità non ci sono più il legame finisce perchè ognuno è cresciuto e ha colmato un vuoto. Non credo che ci sia qualcosa che duri per sempre perchè la ricerca è continua ed universale.
    Ciao

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  10. Un amore dura il tempo di un sogno, perchè nell'attimo stesso in cui ci si sveglia l'amore non è più tale.

    Susanna

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  11. @Mauro: è vero, caro Mauro, anche secondo me, ciò che si chiama "amore" non può essere generalizzabile.
    Concordo anche sull'idea di completamento e di bisogni che si intrecciano, spesso non consapevoli. L'idea che il legame possa finire laddove si fossero colmati i vuoti mi lascia, però, un pò perplesso ovvero, almeno, secondo me, non è sempre così, per fortuna. L'amore sarebbe un'esperienza troppo utilitaristica, in tal senso, un pò come un bilancio d'azienda in cui il core business è il soddisfacimento del bisogno e alla fine c'è l'utile netto. Io credo che, premesso che amare ed essere amati colma i bisogni reciproci, se questi ultimi non sono falle profondissime, l'amore può essere vissuto in "leggerezza", "gioia" e "fecondità psicologica -mentale- ed -emotiva-". Grazie della tua partecipazione. A presto!
    @Susanna:è vero, cara Susanna, spesso è così, ma c'è molto, secondo me, nello stato di "veglia" che può arricchirlo, rigenerarlo, complessificarlo, questo "sogno". Ciao, a presto!!!

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  12. ...se l'amore è il tempo di un sogno...
    perchè molte persone amano anche se il sogno è finito ???
    ...l'amore è anche amare anche quando non si è amati.
    ciao Vania

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  13. Banalmente:

    L'amore é ... finito quando non ti accorgi che la mattina non ti ha dato il bacio del buongiorno.

    L'amore è ... finito quando preferisci dormire che vedere accanto a lui la partita.

    L'amore è ... finito quando non sopporti più il suo profumo.

    L'amore è ... finito quando senti che sei l'unica a dare e ti pesa all'infinito.

    ... mi fermerei qui.

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  14. @Vania: uhmmm...qui sono dubbioso....amare senza essere amati è amore? Non so. Situazione complicata...mi servono aiuti. Credo che amare senza essere amati può starci, ma solo all'inizio, poi quando lui o lei ti sbatte in faccia il suo NO GRAZIE non credo si tratti più di amore. Ma è un personalissimo parere...Ciao!!!!
    @Solindue: Stringata ma efficace. A parte le opzioni "a" e "b" mi trovi d'accordo. Grazie per esser passata! A presto!

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  15. Le opzioni "a" e "b" dici ... quindi posso smettere di rompergli le scatole tutte le mattine con la richiesta del bacino e la domenica sera andare a dormire senza sentirmi in colpa?
    Queste sì che sono le notizie che ti fanno iniziare bene la giornata! :-)
    Sono io quella felice di essere stata da queste parti!

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