10/08/11

The big wolf


Ehi tu, cappuccetto rosso. Dico a te. A te col panierino. Sì, quello dove tieni la torta di more.
In giro ci sono bestie feroci con l'acquolina che scorre tra i denti aguzzi.
Sono travestite da pecore dal mantello bianco e morbido ma se guardi in fondo ai loro occhi scorgerai avidità, assenza di scrupoli e desiderio di...torta.
All'inizio non ti chiederanno nulla. E' tutto gratis, diranno loro e le pecorelle di cui si circondano,  perfettamente e inconsapevolmente ammaestrate.
Ti chiederanno, dopo un pò di tempo, per fini umanitari e per coprire "le spese", un'offerta libera e, alla fine, si faranno accompagnare da te, in persona, nella filiale più vicina della tua banca.
Ti insegnano l'amore, l'amicizia e la vicinanza emotiva ma poi brindano col Dom Perignon alle tue spalle e si comprano gli attici e i megaSuv.
Ti incitano ad abbracciare, a tenere per mano, a scoprire traumi remoti e forse mai esistiti e scelgono tra quelli come te la propria compagna o il proprio compagno di letto.
Riaprono le tue ferite e, versandovi una lacrima finta, vi gettano sale.
Diffida del troppo amore, dei convegni a basso costo dove annullano la tua lucidità e se non ridi, non abbracci, non ti commuovi, non dici "è' vero, ci credo" e vuoi fuggire, ti mettono al collo un cartello virtuale con scritto "coglione".
Finisci per rimanerci e per dover crederci. 
Dietro alle manifestazioni mielose d'affetto, alla condivisione di emozioni da hard discount, al passaparola carezzevole di chi ti dice, magari ingenuamente, anzi, sicuramente, ingenuamente, "vienici anche tu, una sera, è gratis", c'è una precisa, cinica e scientificamente progettata operazione di marketing.
Mentre un'azienda paga i suoi agenti, il guru, il gruppo di condivisione o la psicosetta, chiamala come vuoi, affilia agenti commerciali senza pagarli, premiandoli con una carezza e con un gesto di finto amore e li sguinzaglia.
Questi ultimi portano dentro di tutto: manager depressi, mogli insoddisfatte, studenti disorientati, professionisti e operai disillusi, persone che hanno vissuto un lutto recente.
La sofferenza è trasversale.
Si offendono se li chiami "sette",  preferiscono che li chiami "gruppi di crescita personale", "incontri di spiritualità" o "percorsi di autoguarigione".
Il respiro soddisfatto e colmo d'amore che assapori i due giorni successivi all'incontro si trasforma in ventiquattrore in un soffocante, asfittico desiderio di rivedere il gruppo e il santone di turno.
E brami e prenoti un altro posto in prima fila, assieme ad altri, come te.
E' li il momento in cui è necessario svegliarsi: quando capisci che non ne puoi più fare a meno.

Il lupo guardalo fisso negli occhi! Non aver paura di esserne ipnotizzato. Guarda il suo tenore di vita. come si veste, dove abita, che macchina guida. Guarda il suo o la sua partner. E' la stessa persona, negli anni? La cambia spesso? Cura la usa immagine spasmodicamente? Ha un fan club? Assomiglia a qualche attore famoso o a qualche personaggio storico o religioso e rafforza con le pose, le fotografie sui social network la somiglianza? E' troppo giovane per poter trasmettere esperienza ed equilibrio interiore? Si fa fotografare compiaciuto con bambini in braccio? Magari malati, magri... Fatevi un conto. Spendo 100 euro per una giornata "spirituale", con me ci sono altri 100 soggetti. Quei diecimilacento euro dove vanno? In Nigeria? O a Montecarlo? Capisco che ognuno deve tirare a campà ma vendimi il pacchetto che acquisto come CORSO DI FORMAZIONE non come "percorso spirituale"!
I percorsi spirituali non si vendono. Nè su internet, nè in una sala di un grande albergo, nè in chiesa. Sono gratis! Nè possono amplificare un indotto di tipo commerciale. Del tipo, vieni gratis ma spendi i soldi della cena e dell'albergo, compri la mia collana di cd spirituali e prenoti un percorso di supporto spirituale con me, guru, a 100 euro l'ora.
Il missionario parte con lo zaino in spalla e scompare. Magari racconta la sua testimonianza, ci fa pure un libro ma devolve il guadagno o costruisce un ospedale. E poi riscompare.
Chi testimonia valori elevati e "spirituali" vive zappando la terra e mangiando i frutti del proprio lavoro.
Prega, medita, sta in silenzio, sta in una tenda sulla sabbia sotto una palma secca o in convento. Usa i mezzi di comunicazione per testimoniare il proprio cambiamento e le proprie idee, senza lucrarci sopra.
Condivide ma lo fa senza attivare operazioni di marketing. Rendiconta precisamente dove sono finiti i tuoi soldi.
Diffida dai loghi a forma di cuore o di croce. Guarda in faccia il lupo e fallo di sorpresa. Se è infastidito e poi ti sorride, come fa di solito, c'è il trucco.

Attenzione, cappuccetto rosso, perchè non è detto che, poi, quando non trovi più il cestino con la torta, ci sia un Cacciatore buono a salvarti.

illustrazione di Gustave Dorè

7 commenti:

  1. Passo per un saluto, Bruno, perchè non c'è molto da aggiungere a quanto hai detto...

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  2. @giacynta: Ciao carissima, un salutone anche a te. Bruno

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  3. uhm
    uff
    ma uffaaaa...
    deve essere dura sai essere tua moglie:
    C HAI (quasi) SEMPRE RAGIONE!
    ho letto un libro e diversi articoli di un personaggio che pure mi è simpatico, parte dalla fisica quantistica e arriva a "spiegarti" come sarebbe meglio porsi nei confronti della vita. però ad uno dei suoi convegni non potrei andarci: doivrei prima vendere un rene al mercato nero.
    sono stata invece, ad una "serata gratuita" di ipnosi analogica. è vero che, parlando con il mio "io bambino" è riuscito a passarmi una sigaretta sul viso senza scottarmi... la cosa che mi ha lasciata perplessa è che diceva "potete farlo anche voi in ogni momento, parlando al vostro io bambino con sincerità". dopo 4 gg mi sono schiantata con lo scooter e pregavo il mio bambino di far cessare il dolore almeno per 3 minuti e questo m ha fatto marameo.
    bambini viziati...
    (solito pippolotto!!!) buone vacanze Doc!
    un abbraccio
    sys

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  4. Eh l'ho sempre saputo che Cappuccetto Rosso è una "fiaba" per adulti!
    Sandra ("lasandramacca": oggi Blogger non prende i miei commenti)

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  5. @Sonia: ahhhahhhah! E' quel "quasi" che fa di noi maschietti le rassegnate vittime sacrificali dei vostri strali isterici :O)
    I convegni del guru di turno? Stacci alla larga...La sigaretta nel viso? Manco morto. E che siamo tanti Giuchi Casellas in formazione? O la spranga di ferro da spezzare conficcata nelle gole di due persone...la motivazione, l'autostima, il senso di efficacia non passa solamente dalla sfida al rischio, dagli atti estremi, dall'affrontare i pericoli. Questi siparietti circensi servono solo al momento, per farti credere di aver comprato un buon prodotto formativo. Fantastica quella dell'Io bambino. OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOmmmmmmmmmmmmmm!!! Abbraccio anche a te e bentornata dalle trasparenti acque della costa nostra.
    @Sandra: sapessi quante interpretazioni psicanalitiche hanno fatto sull'ingenua cappuccetto: il cestino della merenda...la torta...il cacciatore....e le mani grandi...
    io qui l'ho utilizzata per prendermela con sette, psicosette e santoni. Fenomeni più diffusi e dannosi di quanto si creda. un abbraccio Macca!!

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  6. ...bene...cioè male.

    ...avevo 18 anni e dico 18 ...invitata a una riunione/sereta ...applausi a comando...per fortuna non avevo una lira...come adesso.

    ...caro Bruno....prosegui con i tuoi scritti utili/interessanti...che davvero servono a TUTTI.
    ciaooo Vania

    P.s....le favole servono...anche per sapere che esistono realmente i lupi cattivi.

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  7. @Vania: :)) a volte non poter pagare paga :)
    Mi fai arrossire, Vania...troppi complimenti
    Le favole servono sempre perchè insegnano come nessun'altro strumento. Un abbraccio!

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