24/09/11

che ne dite di una fetta di torta salata?

Perdo colpi.
Sarà la dieta, l'età che avanza, lo stress. Avevo un impegno fuori città. Prendo il treno, chiamo per avvertire che sarei stato puntuale, mi rispondono che l'incontro era la settimana successiva. Che fare? Ero a metà strada.

Scendo, prendo il primo treno per il ritorno e, comunque, vedo il lato positivo della cosa.
Avrei evitato pezzi di  lavatrice piovuti dal cielo...
Avrei potuto piangere dalla rabbia...
A proposito, avete mai pianto dalla rabbia? E' terribile. E' un pianto ritmico e gorgogliante come quando si ottura un lavandino. E' brutto, davvero brutto.
Avete mai pianto di gioia?
Ma ci prende per anaffettivi questo qui, penserete?
Lo so che siete i lettori più sensibili del mondo. Se fossimo vicini, perchè vi voglio bene, v'inviterei tutti a cena, stasera ,ad assaggiare la torta salata che ho fatto con le bimbe. Spinaci, wurstel, ricotta e parmigiano, ma siete troppo lontani e virtuali. Pazienza.
Sì, avrete pianto sicuramente di gioia, nella vita.
E' meraviglioso, il suono è anche quello gorgogliante ma sembra un torrente di montagna che scorre tra i sassi, fresco e frizzante. Bellissimo. Io in questo periodo ho voglia di piangere di gioia. Non mi capita da tanto.
Oggi avrei pianto, per esempio, alla notizia del favoloso tunnel svizzeroabruzzese.
Dal ridere, però.
Poi sarei andato di là, avrei preso la mia laurea e l'avrei stracciata in sedicimila piccoli pezzi. Ne è valsa la pena?
Ma, siccome, sono mediamente controllato, mi sono fatto solo una bella risata.
Piangere. Avevo bisogno di una sana, catartica emissione di liquido oculare.
E' una cosa che senti, una necessità che avverti prima in gola e poi nella testa. E così è stato.
Non sono un piagnone ma le scene d'amore mi commuovono e ringrazio la mia disattenzione per avermi fatto sbagliare il giorno dell'appuntamento. 
Una ragazza scende col suo bagaglio dal treno, s'avvicina a un uomo di trent'anni più vecchio. Stessi capelli, stessa fronte, stesso sorriso. Si baciano due volte sulle guance, si abbracciano, si staccano, si riguardano, si riabbracciano, questa volta con più forza, lei comincia a piangere a singhiozzi, si lascia andare all'abbraccio, lui si sforza di non piangere e sorride ma le sopracciglia si muovono, s'inarcano e le lacrime solcano anche il suo volto. Piangono, si abbracciano ancora ed è come se la Stazione si fermasse, come se il sole irradiasse con la sua luce quella scena, come se quell'abbraccio fosse stato organizzato apposta per me. Lui la spinge un pò, dice "basta, adesso!" sorridendo e prendendo un fazzoletto e sorride e piange di nuovo Lei gli accarezza la testa e a piccoli passi si allontanano verso il sottopassaggio. Io mi sono enormemente commosso. Non ho singhiozzato per pudore ma due, tre, sei lacrime mi sono scese dietro i Ray Ban. Una scena d'amore, d'amore puro. Un segno di quanto siamo ancora umani, di quanto ancora scorra sangue nelle nostre vene, di come, ancora, sappiamo stringere, abbracciare qualcuno a cui vogliamo bene, che amiamo.
L'abbraccio non è un convenevolo, nè  è un mero saluto. E' uno scorrere di emozioni, di calore, di membra e di emozioni e, a volte, di lacrime. Sia che siano di tristezza che di felicità, l'abbraccio è come se assorbisse le lacrime e le fondesse nella  relazione, nell'interazione. L'abbraccio è legame. E' memoria corporea. E' ricordo buono. 
Poi ho incontrato una coppia di brasiliani incredibili. Lei mi ha chiesto (all'altezza di Vicenza) "vorremmo andare a Capri, è lontano da qui?". "Un pò", rispondo io. "Ma il mare è caldo o freddo?". "Abbastanza caldo...". Si tengono per mano e mi ripetono che l'Italia è bella tutta. Mi sfiora per un millesimo di secondo l'immagine di un gruppo di omini che raccolgono nelle ampolle l'acqua del dio Po, ma poi mi passa subito.
Li saluto e auguro loro un buon viaggio. Poi ho incontrato un mamma e una figlia che erano state in vacanza assieme e che erano in perfetta sintonia. La ragazza telefonava al papà e alla sorella prendendoli in giro, dicendo che, satellite vagante permettendo, sarebbero arrivate presto. La mamma mi dice: "Ha ventun'anni. La perdoni. I giovani...sono così". E io ho sorriso e mi sono incazzato anche un pò, perchè non sono mica così vecchio....non così coetaneo della giovinetta...ma mica così lontano....
Poi mi sono fatto un McChickendeluxe di nascosto e ho goduto come un ladro di diamanti col bottino a tracolla...e son tornato...con la mia quattrenne che, sorpresa, mi guarda entrare e mi dice "sei già qui. Che bello, papà. Si va a Gardaland allora!!!".
Ohccc....!!!!

10 commenti:

  1. Slurp la torta salata! Bruno ma che sei dei Pesci pure tu? Sbadato, con la testa sempre altrove ;-)
    rido e piango, spesso piango di rabbia, ma anche di gioia. Buon sabato

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  2. Blog che sprizza di gioia pura!!!!....un blogo di molto cuore e pochissima testa!!!...bravissimo!!!
    P.S. Grazie di cuore per la crostata salata....buona...ma io non metto i wurstel!!!
    Buona domenica ventiduenne!!!:))

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  3. Beh...bello perdere colpi così, no?!

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  4. Piango rido m acciglio sorrido... non c è emozione che passi dentro di me che non si manifesti sulla faccia. e secondo te perché c ho sempre i capelli che ne coprono più o meno mezza? che c ho un po' di pudore io...
    ieri ad esempio: ho sentito una persona, che sono giorni che sta male, finalmente ridere perché l antidolorifico ha fatto effetto. e a momenti mi sciolgo di felicità. e ieri sera ho riportato a casa il giaccone da moto...
    mia mamma "ma guarda che non l ho lavato..." e io ricordo che l avevo tirato fuori dall armadio due giorni prima dell incidente, e ne porta i segni, si vede dove ho strisciato sull asfalto. lo lascio in cucina e non riesco a metterlo, ma quando sono a letto e spengo la luce ho rivisto tutto l ultimo anno a fotogrammi e scoppio a piangere. insomma... ho fatto una macedonia d emozioni.
    mi sono guadagnata una fetta? :D

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  5. ....ti ho letto l'altro giorno....che dire ....vita movimentata...e alle volte ...quasi sempre è una FORTUNA.
    ciaoooooooooo Vania

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  6. @Clara: acquario ascendente ariete....brutta roba....ciao!!!
    @made: eppure le strisciette di wurstel sono stata la ciliegina...capisco però se sei vegetariana... ciao!
    @Sandra: bello sì, solo che sto scherzetto m'è costato 40 euro! ;) ciao!
    @Sonia: che bel caleidoscopio emozionale che sei!! la torta è finita in 16 minuti esatti. Una fetta della prossima è per te. Ciao!
    @Vania: ciao vania! Movimentata con una tendenza all'incasinamento...direi.un abbraccio!

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  7. Sono in ritardo per la torta, anche a causa di quei sedici minuti, ammettiamolo, ma non per sorridere a questo post: umano, troppo umano!
    :)

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  8. dopo due commenti persi, rinuncio! Ciao Bruno!!

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  9. "caleidoscopio emozionale" mi piace!

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  10. @rossovermiglio: un'altra fetta della prossima prenotata. La prossima sarà prosciutto a dadini mozzarella besciamella un pizzico di noce moscata parmigiano. semplicissima. ciao!
    @ sys: vedi a frequentare la ggente ggiusta? :))

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