14/11/11

formazione, leader e cachi

Sabato pomeriggio ho intrattenuto una ventina di bambini dai 5 agli 11 anni col gioco dei birilli. Una sorta di bowling per minorenni. Mi sono divertito da morire. I bambini pure. E ho capito che, se dovesse andar male qualcosa nel mio attuale lavoro, ho una valida alternativa.
Giovedì ho fatto formazione per dei manager. Come sempre, quando mi presento e propongo le mie slide e le mie metafore azzardate, qualcuno si ritrae, si difende. Per poi, cedere al desiderio di mettersi in gioco e allentare il controllo dei pensieri. Sì, perchè io credo che anche da "grandi" si apprenda meglio se scardiniamo le nostre certezze "adulte" e ci coinvolgiamo in qualcosa di ludico o, quanto meno, di poco ortodosso.
Per esempio, ho dedicato la mia giornata di formazione alla leadership all'albero dei cachi.
Ho messo immagini di cachi in ogni slide fino a metà giornata quando un partecipante, ormai in lotta con la propria razionalità sbotta con "cazzo, ma vuoi dirmi cosa c'entrano i cachi con noi?". Per mezz'ora ho elencato le proprietà del caco e le caratteristiche dell'albero dei cachi, che avrebbe 7 virtù, assolutamente sovrapponibili a quelle, desiderabili, di un leader:
1. dura molto, come un caco
2. protegge, come le fronde di un caco nei confronti di chi vi staziona sotto 
3. mal tollera chi lo sfrutta passivamente, come gli uccelli che non hanno facilità a nidificare tra i suoi rami
4. è poco vulnerabile ai parassiti, idem per il caco, resistentissimo
5. può essere ludico, alla mano e divertente, come le foglie del caco che, molto dure, sono assai decorative e si adattano a molti giochi per bambini
6. produce "calore", il legno del caco è fenomenale in questo
7. nutre il contesto circostante, anche dopo che è andato via, come il caco che lascia nel suo terreno molte componenti fertilizzanti, anche se muore.
E poi, i suoi frutti sono dolcissimi e nutrienti...
Li ho lasciati a bocca aperta, i miei "cachi". Poi, a pranzo, per vendicarsi, mi hanno fatto trovare, accanto al piatto e al bicchiere 3 cachi, che ho prontamente condiviso, come dessert. Hanno apprezzato.
Se non mi divertissi anch'io, se non trovassi un approccio ludico e "infantile" lavorando con gli adulti, per me sarebbe la fine.




8 commenti:

  1. Complimenti: s'insegna giocando!

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  2. Solletichi la "maestra" che c'è in me...

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  3. Semplicemente geniale questa "trovata"! Un ottimo sistema per alleggerire quei corsi di formazione solitamente così noiosi ;)

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  4. Forte la storia dei cachi!! Mi hai fatto venire voglia di seguire un tuo corso a base di cachi ;)

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  5. Tu si Grandioso.
    sarà che non apprezzo il caco, ma non ci sarei mai arrivata.
    e bravo Bruno!

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  6. ...che dire l'utile al dilettevo...meglio di così.:)
    ..e per fortuna ti piacciono i cachi...sennò sai che guaio.;)
    ciaoooo Vania

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  7. @tutti: grazie!! il rischio c'è a proporre cose di questo tipo, ossia che qualcuno (come è successo e succederà) ti mandi a c....., a proposito di cachi. Ma è il rischio del mestiere e a tutti non si può piacere...
    A presto, cari!!

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