13/09/12

Predator


"La preda la conquisti meglio quando è debole".
Verità cristallina, questa.
E' uno degli input che scrivete su google e che vi portano da queste parti.

Gli uomini, le donne posso essere "prede" se c'è qualcuno che agisce come "cacciatore".
E' il punto di partenza che cambia gli scenari. Il punto di partenza ha in sè, a livello emozionale, motivazionale, il punto d'arrivo. L'altro è una preda. La relazione diventa una conquista. Ogni gesto diventa funzionale alla conquista.

Io considero gli altri come prede. Il mio obiettivo è possederle e farne ciò che mi pare, una volta possedute. Voglio raggiungere il mio scopo, quello che mi ha spinto, all'inizio, ad agire i miei comportamenti predatori. Uso, allora, le strategie più subdole.

Conquistare la preda è un'azione predatoria. Conquistarla meglio significa possederla prima e senza sforzo. Quand'è che la preda corre meno, fugge meno, non riconosce il predatore come predatore?
Quando è debole.
Una persona è debole se è manipolabile: perchè depressa, sfiduciata, sola (non volendolo essere, sola), ferita, abbandonata, oppure poco attrezzata dal punto di vista culturale e sociale.
E' un ottimo consiglio quello che dà inconsapevolmente il lettore. Catturi se la preda è debole.

Io, lo sapete, odio i manipolatori. Sono soggetti senza scrupoli con l'unico obiettivo di possedere e depredare.
Sono persone capaci di tutto. Mirano alla preda, la pongono in soggezione con un atteggiamento rassicurante, vincente, suadente, seduttivo e paff...è finita. La vittima si trova improvvisamente in una cella, in attesa di essere gustata a pezzettini.
Perchè, che piacere c'è ad ingozzarsi? Ottenuto il potere su di un altro soggetto, il predatore lo assapora piano piano, lentamente. All'inizio quasi senza farne accorgere.
Non c'è rispetto della sensibilità dell'altro, non c'è "due" nella relazione. Ma "uno".

Perchè si diventa così? Mah, tante ipotesi.
Forse perchè queste persone non riescono ad attirare gli altri essendo trasparenti e sinceri. Perchè sanno di non piacere, perchè credono che l'imperfezione e la debolezza possano allontanare gli altri.
Sono stati bambini che hanno, sin da piccolissimi, cominciato a utilizzare strategie per essere visti, considerati. Non si sono sentiti amati per quello che erano e hanno cercato soluzioni, un pò teatrali e inverosimili all'inizio e poi via via sempre più sottili per ottenere l'amore. Un amore sedotto, preso con la forza, sfruttando spesso una propria posizione di favore, un ruolo, i soldi. Altre volte utilizzando la bellezza, l'apparenza, i regali, le promesse. Altre volte ancora il proprio sapere, la propria millantata saggezza, le proprie doti fuori dal normale.
Sono bambini diventati adulti troppo presto, adulti cattivi e imbroglioni, corazzati di menzogne e sorrisi.
Considerano l'altro come una preda perchè non può mai essere un compagno, un amico, un complice, qualcuno con cui condividere le proprie verità. Credono di essere infallibili e di valere molto ma in profondità, negli abissi del loro cuore, si sentono inadeguati, rifiutati, inabili alle relazioni coi pari.

Tali predatori sono in qualsiasi contesto sociale, gruppale, sono tra noi.
Come riconoscerli?
Sono estremamente sicuri di sè e sembrano inossidabili. Ti promettono grandi cose. Ti fanno sentire importante da subito, indispensabile, stella polare della loro vita, quando, il giorno prima credevi di essere una schifezza. Dicono di dipendere da te ma li vedi troneggianti e pontificanti. Ti bombardano di pseudoamore. Ma la mano è fredda. Gli occhi sono di ghiaccio. Sanno tutto di te, dicono di aver capito tutto della tua vita e che la tua vita comincia ad avere un senso, con loro accanto.
Quando ti opponi, ti sorridono e ti dicono che sbagli, perchè "hai un problema", ti capiscono, perchè "hai un problema", non ce la fai da solo, da sola, perchè "hai un problema".
Ma non ti aiutano a risolverlo questo cavolo di problema.

Non è facile riconoscere il predatore quando si è deboli, perchè si ha bisogno di un supporto, di nuova linfa vitale, delle energie che non si hanno. 
Ma non è difficile fuggire, una volta scoperto l'incantesimo. 
C'è sempre tempo per fuggire. E l'essere umano anche in una situazione di sfinimento, di logoramento psicofisico, sa come trovare la via d'uscita.
Perchè la vita ci aspetta. Sempre.

4 commenti:

  1. veramente gliel'ho detto io che la mia vita con lui era più bella...! più completa. ma ho detto una stronzata !
    anzi è proprio il contrario, la mia vita SENZA di lui è molto molto migliore !

    RispondiElimina
  2. A volte le vittime, quando si sentono tanto deboli, hanno la lucidità di capire che le intenzioni dell'altro non sono cristalline, ma piuttosto che il niente si attaccano a quegli amori e amicizie predatori E poi chissà, magari cambia, magari si affeziona davvero, magari nel frattempo trovo di meglio... Parlo di esperienze personali da vittima-complice.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. l'importante è viversi una storia di tal tipo senza grandi investimenti, non come l'unica, più importante, "per sempre" storia della propria vita. Altrimenti, quando si accende la lampadina ti senti il mondo crollare addosso.
      Ciao e grazie del commento!

      Elimina

commenta perché... condividere fa bene!