11/07/14

dal libro "Apri!"


"...Quest’uomo, finalmente diventato adulto, consapevole che la paura è un’emozione da attraversare, ha cominciato a porsi delle domande su se stesso e sul funzionamento dei suoi rapporti interpersonali e ha cominciato a fare delle scelte di spessore e a condividerle. Di fronte alla paura che paralizza la capacità di scegliere e alla tentazione di prendere una strada facile e già battuta, ma sterile dal punto di vista della crescita personale, egli si è dato la possibilità di sbagliare, soffrire e ricominciare. Ha potuto parlare con se stesso, guardarsi in uno specchio realistico, ripetendosi, di fronte alla propria paura, come un mantra:

Ti comprendo.
Sei legittimato, hai il diritto di star male.
Ti ascolto.
Perché ti senti così?
Ce la farai. E puoi chiedere l’aiuto degli altri.
Accetta di essere fragile e desideroso di protezione.
Non rideranno di te.


Di fronte alla vostra paura che vi blocca, il mio invito è di ripetere questa sorta di mantra. E’ efficace!"




10 commenti:

  1. "Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci" - Mahatma Gandhi

    "Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi muori" - D&R

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    1. Prima mi ignoro, poi mi derido, poi mi combatto, poi mi accetto, poi mi guardo intorno e vivo! Ecco, questa è una grande vittoria. B.


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  2. Quella che ci blocca è spesso la paura di non essere all'altezza delle aspettative altrui, ma anche delle nostre - talora inconsce - nei confronti di noi stessi. In questo senso, accettare con pace i propri limiti e le proprie fragilità talvolta diventa una vera e propria liberazione.
    Ma quella che si raggiunge non è solo una libertà DA, ma anche una libertà DI e PER : occorre avviarsi a un modo più positivo e concreto di riappropriarsi della vita.
    In altre parole, quello che dici tu: "mi guardo intorno e vivo"!
    Grazie di cuore!!!

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  3. caro bruno,arrivi proprio a puntino,ogni sera a quest'ora mi prende la malinconia,la paura maledetta paura di soccombere di non farcela,ma non fidarti troppo del prossimo,ogni volta che ho provato ad arrendermi e ad aprirmi ho trovato un muro di ostilità,ecco questa è la parola giusta,quello che ho imparato è che nessuno ti può aiutare,devi andare sempre con le tue gambe,in cosa vuoi sperare?che chi ti aiuta poi ti ricatti?nessuna fa niente per niente,massimo insegnamento della vita!

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    1. fidarsi troppo del prossimo... la fiducia incondizionata negli altri è patologica. Sono il primo a dirlo. Così come la sfiducia incondizionata.
      Ciao, a presto!

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  4. Tutti abbiamo paura.
    Le reazioni a ciò sono infinite, l'importante è averne.
    Ciao.

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    1. Giustissimo. Chi non prova mai paura è sempre sull'orlo del precipizio e non lo sa. Terribile. ciao!!!

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  5. Me lo segno...e non è una battuta.

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    1. ciao Sandra! Grazie del tuo feedback! Un caro saluto!

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