29/09/14

Successi e rinunce


Vi aggiorno su alcune cose.
Intanto, grazie per aver risposto alla mia richiesta di aiuto di qualche settimana fa. Vi devo delle spiegazioni.
Ho avuto dei contatti con una trasmissione televisiva molto leggera che mi ha chiesto un breve video di presentazione. E' una trasmissione per donne e ciò a cui avevo pensato era un ruolo di "psicologo express" per donne sull'orlo di una crisi di nervi. Mi serviva qualche domanda reale per poter offrire una risposta veloce e ironica. 
Sono stato molti giorni a pensare, ripensare sull'opportunità di questa cosa. Come si inserisse nella mia vita e se avrebbe potuto portarmi benefici e soddisfazione.
Ho anche chiesto in giro consigli su come fare il video, come vestirmi, come pettinarmi... Alla fine ho preso una decisione che appare come una rinuncia ma sono sereno. E' no. 
Amo molto il mezzo televisivo, credo che sia potentissimo per trasmettere informazioni e anche stimoli per crescere. Questa non era un'opportunità di crescita né per me né per gli altri. 
E' appunto il dover apparire in modo standardizzato e un po' fighetto per poter accedere al mezzo che mi ha reso inquieto e che mi ha fatto desistere. Non posso curare l'apparenza, magari snaturandomi, per poter dire delle cose mie, sincere.

Sto lavorando al libro che mi sorprende ogni giorno di più. E' come se leggessi un diario ingiallito in cui non mi ritrovo perfettamente. Sto cambiando molte cose, come sono cambiato io in questi ultimi anni.

La scorsa settimana ho giocato a tennis con uno bravo. Ho dato il massimo. Prima di entrare in campo ho chiesto al vecchio gestore dei campi se ci fosse qualcuno scarso come me con cui giocare. Alla fine dell'ora è venuto a parlarmi. Mi ha detto che mi aveva guardato senza che me ne accorgessi e che uno che regge trenta scambi non può essere scarso. "Tu sai giocare". Così mi ha detto. E questa cosa mi ha reso veramente contento.
Il punto di svolta, improvviso, c'è stato due settimane fa, quando, dopo una mattina infernale, in cui mi ero arrabbiato molto con una persona con cui avevo sempre mantenuto la calma, avevo la consueta ora di allenamento. Ho giocato libero da tensioni. Mi sono divertito e ho scoperto che il mio braccio era bloccato da qualcosa che non c'entrava nulla con la tecnica, né con la motivazione. Spero di continuare su questa strada senza dovermi arrabbiare la mattina prima dell'allenamento. Ora so di saper giocare.

  "Abbiamo sicuramente qualche credenza negativa su noi stessi. Piccola o grande che sia. Chi ci sta intorno può rafforzare questa credenza negativa rendendoci ancora più succubi di essa. I motivi possono essere tanti. Fino a che, quasi magicamente, qualcuno rompe l'incantesimo e ci dice le cose come stanno. Offrendoci, magari, una versione più positiva della nostra credenza. O un suggerimento per essere migliori. Perché di solito siamo noi i peggiori giudici di noi stessi e abbiamo bisogno di qualcuno che riconosca le nostre qualità positive e le riaccenda!" (dal libro "Apri")

Ciao cari, a presto!

14 commenti:

  1. Grazie e ancora grazie!!! Quanto mi aiuta questo post, e lo fa concretamente perchè non sono solo parole!!!
    Mi aiutano la tua coerenza (hai detto NO alla trasmissione perchè non era un'opportunità di crescita per nessuno) e la tua capacità di guardare oltre le apparenze, cogliendo la contraddizione del doverti snaturare per dire delle cose tue sincere.
    Ma mi aiuta anche la tua esperienza col tennis perchè mi dce che dietro certi nostri blocchi o presunti blocchi, a volte ci sono altre ragioni più a monte. E' proprio vero: siamo spesso noi i peggiori giudici di noi stessi e abbiamo bisogno di un'esperienza che rompa l'incantesimo e riaccenda il positivo che abbiamo dentro.
    Sono convinta che tutti abbiamo in noi sorgenti di acqua fresca che per motivi vari sono state ostruite; ma a volte è sufficiente che qualcuno rimuova le pietre e l'acqua torna a scorrere limpida.
    Grazie di questa tua esperienza che dà speranza!!!

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  2. Grazie!mi fa piacere che ti sia ritrovata nelle mie parole. A presto. Un caro saluto

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  3. Ciao Bruno.
    Annamaria ha scritto delle parole più che giuste che condivido in pieno.
    Fare qualcosa per apparire è sbagliato, ci deve essere un fine che possa aiutare se stessi ed il prossimo, altrimenti meglio rinunciare.
    Il libro che stai scrivendo lo stai modificando perché non ti somiglia più, credo che sia una cosa faticosissima, non dico di più.
    Ti abbraccio e serena giornata.

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    1. Mi chiedo: se per veicolare un messaggio devi apparire e se ti chiedono di apparire in un certo modo perchè altrimenti non puoi apparire, come si fa?
      Grazie cara, a presto

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  4. La domanda che poni, Bruno, è un po' il dilemma della nostra epoca. E se la soluzione fosse "rompere le regole"??? Soluzione certo non facile, ma penso che, in nome della verità, valga la pena tentare.
    Un salutone!!!

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    1. ci vuole sempre qualcuno, più forte di te, con una posizione più rilevante della tua, che apprezzi. Altrimenti è come una rondine che si allontana dallo stormo e va controvento. Pericolosissimo.
      Ciao cara!

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    2. La domanda allora diventa un'altra: come ha fatto quel "qualcuno", che pure ti apprezza e quindi condivide i tuoi valori/scelte/posizioni, ad ottenere una posizione più rilevante della tua? E' sceso a compromessi prima costruendo all'interno del branco la sua propria strada o si è allontanato dallo stormo e si è poi ricostruito una posizione "dominante"?
      E'una domanda che mi pongo spesso....

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    3. Non credo si tratti di essere dominanti ma autorevoli. E l'autorevolezza non viene percepita/amata da tutti perchè molti hanno bisogno di tiranni, di qualcuno che imponga le sue scelte. L'autorevolezza non crea "stormo" ma "gruppo", un gruppo aperto, dai confini labili , meravigliosamente labili. Caro Acrostic, è impossibile non scendere a compromessi, l'importante è non vendere o, peggio, svendere i propri valori fondamentali. Rompere le regole è una cosa fantastica ma non è da tutti. E in un certo senso chi rompe le regole ne crea di nuove, magari meno rigide, più ariose, più elastiche. La sfida è quella di convincere gli appartenenti al "vecchio" gruppo di cambiare, di aprirsi al nuovo, di rompere le regole. Non è facile, se si è in gamba, qualcuno, forse, si può portare dalla propria parte.

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  5. Io, su di me, non ho nessuna credenza negativa...C'HO PROPRIO UN ARMADIO!

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    1. ahahahahah. Mi hai fatto ricordare un episodio divertente durante un corso di formazione. Il formatore invitò una partecipante a dire qual era la sua credenza limitante e lei rispose che quella dell'Ikea che aveva appena acquistato era enorme. Giuro, è vero!
      Grazie baol, poi mi spieghi meglio quella cosa dell'editor che mica l'ho ancora capita bene... Ciao!

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  6. Quando hai scritto che "E' come se leggessi un diario ingiallito in cui non mi ritrovo perfettamente. Sto cambiando molte cose, come sono cambiato io in questi ultimi anni." mi è rivenuto in mente quando alcuni mesi fa in cui ho ritrovato due pagine che avevo scritto come sfogo a una situazione della mia vita avvenuta nel 2010!! E' raro e diventa sempre più raro che scriva. Rileggendolo in effetti anche io non mi ci ritrovavo appieno. Io, non dovendo scrivere un libro, ho deciso di strappare quelle due pagine proprio perché mi sembrava il capitolo di un vecchio romanzo che non mi rappresentava (e anche perché era veramente troppo personale e avevo il terrore che qualcuno potesse leggerle).
    Ciao Bruno, in bocca al lupo per il libro :)

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    1. crepi il lupo, Acrostic. Mi pare che anch'io una volta cestinai una vecchia agenda, irritato dalle sciocchezze che vi avevo scritto. Avevo vent'anni o poco più. Poi me ne pentii. Ho capito che può essere bello, un momento di tenerezza per se stessi, vedere come siamo cambiati, nel tempo. In meglio o in peggio, naturalmente.
      ps. la prossima volta scansiona, salva su pc e metti la password nel documento che chiamerai: "documenti fiscali per 730".
      ciao!!!

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    2. Hai proprio ragione, infatti sono un po' pentito. Semmai dovesse ricapitare farò come hai detto te :D

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  7. Belli questi accadimenti che si susseguono, nella tua vita...

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