12/05/16

Aggiornamenti vergognosamente romantici


Amici, è bello scrivervi di nuovo.
Sto bene, sto bene. Solo un po' incasinato col lavoro, le presentazioni del libro, la mia vita... e il nuovo libro.
Subito dopo l'uscita di "Apri" avevo voglia di scrivere qualcosa di diverso. Avevo già molto materiale, anche grazie a voi, ai vostri preziosi contributi, sulle relazioni narcisistiche; ci volevo scrivere qualcosa, ma la mia mente cercava altro. Qualcosa di più leggero. 
Dunque, ho deciso di cimentarmi... in un romance. 
Lo so, lo so, stentavo anch'io a crederci. Ma ho riflettuto. L'approccio psicologico può esprimersi in qualsiasi scritto, anche in una favoletta per adulti. E così sta venendo fuori un libro d'amore, d'amicizia, di rabbia, furore, tristezza, equivoci e senza che me ne accorgessi è spuntata anche una storia gialla. Uno dei protagonisti s'infogna in una situazione incresciosa e preoccupante e non sa come uscirne. Insomma... un giallo rosa. Che firmerò mantenendo l'assoluto anonimato, onde non rovinare la reputazione che ho cercato di proteggere in tutti questi anni.
Mi sto accorgendo che il brutto dello scrivere un libro di fantasia e' il dover frequentare per forza una persona che si odia. Il bello è poter offrire a una persona cui si vuol bene un finale di speranza...
La notte mi alzo preoccupato per uno dei miei protagonisti ed essi stanno camminando con me. Sono come vivi. Roba da matti, no?
Probabilmente lo autopubblicherò. Anche questo.
Se, del resto Jerry Calà scrive un libro edito da Sperling e Salvini viene edito da Rizzoli, io preferisco far da me.

Durante una presentazione di "Apri", c'è stata una persona, anzi due, che mi hanno contestato. hanno contestato, più che altro, l'idea che fosse possibile aprirsi, condividere il proprio mondo con uno sconosciuto traendone beneficio. Eppure, io ne sono convinto. Uno sconosciuto ti può aprire nuovi orizzonti, ti può far capire qualcosa che magari chi ti conosce da sempre non sa spiegarti. 
Per incontrare gli occhi di uno sconosciuto buono, bisogna aprire i propri occhi.
Alcuni hanno il coraggio di scalare una montagna, di volare nel sole, di affacciarsi dal burrone, di nuotare controcorrente, di urlare che il re è nudo, di sfidare la morte a duecento all'ora, ma fuggono di fronte a due occhi che guardano negli occhi, fuggono di fronte a un caffè con un'altra persona per parlare di vita, fuggono quando il loro braccio sfiora quello dell'altro, di fronte alla possibilità di varcare il confine tra il fare e l'essere.Il contatto profondo con un'altra persona richiede la condivisione, anche della propria fragilità e guardare negli occhi una persona fa scorgere quasi tutte le fragilità. E' la forma di contatto più potente.Il burrone, per alcuni, è aprire gli occhi e scoprirsi (e farsi scoprire) fragili. 



Un abbraccio, a presto cari.


8 commenti:

  1. Mi sembra un'ottima notizia !! già ho voglia di leggerlo !!

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    1. passeranno almeno 6 mesi. e dire che la storia si dipana in una quindicina di giorni... grazie per la fiducia!!!! ciao

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  2. Per non sentirsi fragili è molto meglio evitare il contatto con gli altri, così si evita il confronto e rimaniamo i migliori. Ma credo che questo trucco non possa durare a lungo; prima o poi il contatto e la presa di coscienza diventa inevitabile!

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    1. spesso quando non c'è più tempo per godere delle meraviglie della relazione... grazie Andrea, ciao!

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  3. Aaaaannni e aaaaanni fa... frequentavo un tipo strano (e sai che novità) questo mi disse di leggere il blog di una ragazza torinese che scrive(va) assai bene. questo tipo strano, con dei commenti faceva il "provolone" con questa ragazza, che stava al gioco. e io soffrivo da impazzire. feci una cosa mai fatta: ho scritto a questa persona, sconosciuta appunto, con semplicità e sincerità, dicendole che io ero la pseudo altra metà del tipo strano, che quel gioco mi addolorava... non so perché l ho fatto... ma quella ragazza mi ha capita al volo, ed è la stessa che io chiamo Sorellina, "di là" da 8 anni a questa parte...

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    1. bella storia. Ci scriverei un libro. Baci, ciao

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  4. Sto leggendo Apri. Senza fretta. Qualche pagina al giorno. A volte, torno indietro e rileggo. Capita anche che legga qualche pagina ad alta voce, con mia nipote Sofia seduta accanto che mi ascolta. Sai, il tuo libro, è come fosse... il libro che aspettavo.
    Mi sa che, leggerò anche il prossimo ^.^
    Ciao. Buon fine settimana.

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    1. Questo tuo commento è ciò che aspettavo. Perché sentirsi vicini a qualcuno mi fa star bene. Grazie!!

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