27/11/16

W gli artisti

Credo che qualsiasi forma artistica sia sublimazione di qualcosa, sia la trasformazione di un sentimento, la condensazione di una serie di vissuti e di emozioni, l'espressione, forse, di un non detto, di un non accettato, di un dolore. Raramente l'arte è espressione della gioia, diventando piuttosto aspirazione alla gioia. Un'opera può tradurre l'odio, l'angoscia, la bruttezza in qualcosa di leggibile, di ascoltabile, di visibile. Un'opera d'arte, minima o massima, non importa, può dare forma alle proprie paure, talvolta al terrore. Può denunciare l'orrore attraverso, pure, una lacrima di tenerezza. Io mi sento molto vicino agli artisti che, in fondo, quando non diventano merce di scambio e basta, sono persone che tentano di arrampicarsi nei propri dolori per arrivare a guardare l'orizzonte dall'alto. E per condividerlo con noi, quell'orizzonte. Non ci sentiamo soli se ascoltiamo, vediamo, leggiamo un artista. Io amo gli artisti perché con la mano, la voce, gli occhi, danno forma alle nostre paure, alla speranza, al bisogno di essere accettati per ciò che siamo, alla nostra aspirazione alla gioia. E questo dar forma è così umano! E' corpo e mente in azione, è emozione al nostro servizio.
L'arte è sincera se è al servizio degli altri, se è emozione al servizio degli altri, e non mero atto autocontemplativo e narcisistico o, peggio, unicamente orientato al profitto e, dunque, manipolatorio: non sincero. 
Massimo rispetto a tutti gli artisti sinceri.
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4 commenti:

  1. bellissimo post bruno,esattamente quello che penso anch'io e dio sa se ne avrei voluto far parte di quel mondo e condividere ciò che hai scritto, nonostante ciò,conservare nell'animo l'idea è già arte....

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    1. entrare nell'opera d'arte è contribuire a quell'opera secondo me. Ciao!

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  2. Dico la verità, pensandoci bene ho qualche difficoltà a distinguere l'arte pura e contemplativa di un artista da quella orientata al profitto. Di sicuro chi produce un'opera d'arte deve essere retribuito, come chiunque produce un'opera dell'ingegno; il punto è discernere il 'quanto'.

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    1. Un'opera d'arte pura e contemplativa esiste? L'arte è trasposizione del reale in qualcosa di simbolico o, comunque, di diverso. penso a una fotografia. Anche quella non è realtà, perché ferma nel tempo, non in divenire. E' fissazione di un attimo. la realtà è ogni millesimo di secondo mutevole. Esistono secondo me alcuni artisti che vendono se stessi prima della loro opera. L'opera asseconda una moda, può rappresentare una realtà per come viene suggerita dal committente. E' sempre opera d'arte, solo parzialmente sincera, orientata alla vendita. Non è arte sincera. L'arte può essere venduta, ci mancherebbe, quando "deve" essere venduta, diventa "artifizio", secondo me. Grazie Andrea, a presto.

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