02/12/22

Sono

Sono palermitano. Umorale, irrazionale, accogliente, esigente, intransigente, molle, ruffiano, intuitivo, un po’ mago. 
Qui a Verona mi mancano il mare, il pane, le zucchine lunghe, le arancine, il gelataio che non ti chiede quante palline vuoi ma ti schiaffa sul cono palettate di gelato a suo piacere, e si vede che ha piacere. 
Sono orgoglioso. Come un palermitano qualsiasi. Non dimentico. Uno sgarbo e non perdono.
La mia vita è stata un fare e disfare, raggiungere una cima e scivolare giù, senza pensarci troppo. Ho un’attitudine alla fuga. Mi lego alle persone ma desidero essere libero. Sono un acquario ascendente ariete. Non credo all'oroscopo, ma alla non casualità dell’esistenza sì. 
Un mio collega, recentemente, mi ha fatto un regalo. Così, senza un motivo. Mi ha donato una statuetta di ceramica creata appositamente per me raffigurante un mago. Mi ha detto: “Tu per me sei un mago”. All'interno della statuetta c’è uno spazio in cui porre una candela. “Appena la accendi, si illumina il cuore”. Era felicissimo. Io, sorpreso. Mia moglie mi ha intimato di nasconderla. Secondo lei è un oggetto orrendo. Io lo trovo poetico. Anche perché, come dicevo, un po’ mago mi ci sento. 
La mia vita, da quindici anni, la dedico alle mie figlie. Sono quattro, l’ultima ha tre anni. Dovrei essere nonno, invece preparo biberon. 
Intorno a me ci sono tante persone ma mi sento solo. È inutile che vi racconti che bambino sono stato, questa sensazione ce l’ho da sempre, mi accompagna e nutre malinconie, nostalgie, rimpianti, il desiderio costante di abbracciare. È una malattia non riconosciuta. Non c’è cura. 
Non so bene dove sono adesso e chi sono. Ma non m’importa poi tanto. 
L’importante, per me, è sentire di essere capace di amare. E non ho mai smesso di amare, nonostante tutto.

4 commenti:

  1. Bello questo spogliarsi..e senza neanche pagare! Diagnosi del web: non sei solo neanche un po', ma ti crogioli ogni tanto nella sensazione, che poi è quella che aiuta a creare. Soprattutto se scriviamo.

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  2. Bello ed efficace il ritratto che fai di te stesso, Bruno! Ma ancora più bella la conclusione: sentire di essere capace di amare e non smettere, nonostante tutto.
    GRAZIE!

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