E nel ruolo – che etimologicamente è la parte scritta che un attore deve portare in scena – ci si mette tutto: le radici, il contesto, l’autostima, le ferite, le attitudini, la vita che si è vissuta.
Quest’anno il mio ruolo è cambiato. Probabilmente tra qualche mese tornerò a fare ciò che facevo prima, perché il mio è un incarico a termine. Credo però di averci messo tutto me stesso: pregi e difetti, e la mia storia.
Nella vita ho imparato questo: in un volto, in una parola, in una frase, in un silenzio, è possibile leggere una storia. Personalissima. Unica.
So che la partecipante si riferiva a me. L’ho ringraziata per questo, perché aveva colto una parte di me: un frammento di storia personale, un mio vissuto.
quella ruga sarebbe rimasta una banalissima ruga senza quello sguardo. è la capacità di cogliere il dettaglio che fa la differenza tra il già visto e la bellezza (anche se il dettaglio in sè segnala sofferenza)
RispondiEliminamassimolegnani