02/10/09

SIMM…SALABIM…A ME GLI OCCHI ! mò te faccio il miracolo!


Mi hanno colpito, in questi giorni, quattro cose:
1) La presentazione del nuovo libro di Federico Moccia, a Roma e un pò in tutt'Italia e il miracolo dell’amore.
2) Una mail arrivatami relativa ad un Seminario psicologico che mescola ipnosi, crescita personale e “miracoli”.
3) Il moltiplicarsi di servizi giornalistici in Tv sulle guarigioni miracolose.
4) Il tuffo carpiato di mia figlia dal suo tavolino di giochi per volermi abbracciare, al rientro a casa, con relativo ghiaccio sulla guancia per limitare il potenziale ematoma, successivo alla sua caduta per terra.
Cercherò di collegare il tutto in modo meno macchinoso possibile e mi scuso ufficialmente con alcuni amici blogger che, ultimamente, in modo carino e affettuoso, mi hanno segnalato la non brevità dei miei post.

Iniziamo dal Punto numero tre: MIRACOLI.
Non entro in un ambito così delicato che investe le sensibilità di molti, ma vedere, in un pomeriggio col telecomando in mano, una presentatrice che intervista una delle ultime miracolate col suo vestito da cerimonia comprato, credo, per l’occasione e le chiede di alzarsi e di fare una sfilata lungo il suo soggiorno e il pubblico che applaude entusiasta, per poi passare repentinissimamente alla presunta love story tra la Canalis e Clooney…ragazzi miei, la mia emozione è “ribrezzo”.
Zapping. Tv di Stato. Altri miracolati sul programma concorrente, alternati a obesi che vogliono dimagrire ma non troppo e ad un gruppo di discussione nobilissimo sulla chirurgia estetica. Ospite in studio: una donna inglese che si è sottoposta ad una serie inimmaginabile di ritocchi facciali per assomigliare a Nefertiti di cui, dice lei, sarebbe la reincarnazione; poi nuovi miracolati e ameni gossip, veline e attori vari sotto la cresta dell’onda. Trattasi, mia umile spiegazione del fenomeno, di stillicidio ipnotico manipolatorio mediatico; potete usare l’acronimo SIMM, se preferite.
Di ipnotico c’è il ripetersi incessante e ritmico dei soliti temi, di manipolatorio c’è il messaggio che non c’è bisogno di trattare altri temi, non c’è bisogno di porsi domande, questa è la realtà, signori! E ciò che sfugge alla realtà preconfezionata è “miracolo”. M’immagino in redazione: "Serve il miracolo! Abbiamo un buco alle 18.00!” E decine di redattori che cercano nel web, tra i tanti presunti miracolati, chi abbia voglia di visibilità, di ospitate e di raccontare coi fari sparati in faccia ciò che gli è successo. Senza commozione vera, senza umana ritrosìa, senza pudore, senza un velo di stordimento negli occhi. Ecco i nuovi miracolati di oggi. E qui mi fermo.
Passiamo all’altro miracolo che mi ha suscitato curiosità e orrore allo stesso tempo: il miracolo dell’amore, ossia il Punto numero uno.
Ma come, Bruno, l’amore? Tu che parli di sentimenti, di emozioni, di testa e di cuore, adesso mi svilisci la parola “amore”? Calma. Non ho nemmeno iniziato. Non so se conosciate l’autore dei bestsellers per teenagers e  adulti nostalgici, Moccia. Non mi permetto di valutare i suoi scritti. Non li ho letti e non sono un esperto di scrittura. Se vendono tanto, però, è perché piacciono ad uno specifico target. E la lettura è sempre qualcosa da incoraggiare. Però provo un leggero senso di orrore e di pena nel vedere le immagini, sul Corriere, di coppie di futuri sposi impegnati, con il tipico sguardo perso nel vuoto e il sorriso smagliante di chi sa che deve ridere per forza, in concorsi del tipo “la sposa dell’anno”, “la coppia dell’anno” e via dicendo, in megafeste con palloncini colorati, cuori rossi dappertutto, sfilate di moda, ricchi premi e cotillons e Moccia, appunto, che presenta, nelle diverse sedi nazionali delle suddette feste, il proprio libro che parla di matrimonio. Una foto, tra tutte, mi ha colpito. Una ragazza vestita da sposa, con l’autografo dello scrittore sul vestito. Il miracolo dell’amore, la gioia, la trepidazione, sono le etichette dei vari link che portano al nuovo prodotto editoriale. Il miracolo della telecamera, aggiungo io, e la frenesia di perdere per due orette il proprio triste anonimato, mi sembrano le reali motivazioni. Non è amore, mi spiace. E’ mercificazione di qualcosa che, forse, vuole assomigliare all’amore. Saranno pure in buona fede sti ragazzi ma se voglio sposarmi non partecipo ad un concorso a premi, non mi faccio autografare il vestito nuziale, non svendo il mio momento di intimità, il mio progetto, se ce l’ho, con la mia compagna, col mio compagno, ai fotografi. No. Non penso sia amore. Penso che, anche qui, mimetizzato da una sponsorizzazione allegra, caotica e colorata di un libro, serpeggi il fenomeno SIMM di cui sopra. Siamo talmente convinti che non valiamo un cavolo se non finiamo in tv e che le nostre vite non siano degne di essere conosciute che abbocchiamo e finiamo per diventare corresponsabili inconsapevoli di un’operazione commerciale mediatica, dell’inizio di una moda, del rafforzamento di un prodotto, della consacrazione di un cosiddetto “vip”. Ipnotizzati, crediamo nel miracolo delle telecamere e dei flash e le nostre vite si ricoprono di luce e di sogno. Protagonisti anche noi. Finalmente.
Punto numero due: il seminario sul “Miracolo”, organizzato, purtroppo, da un gruppo di colleghi che parlano anche di tecniche straordinarie per facilitare le “guarigioni miracolose”. Ipnosi, Pnl, un pizzico di new age et voilà, il gioco è fatto. Mi sono arrivate anche altre mail relative alla comunicazione ipnotica col Cliente, all’Ipnosi nei processi di comunicazione e così via.
Non mi piace. No, non mi piace questo approccio. Nessuno deve ipnotizzare nessuno per convincerlo. Né l’ipnosi, che è una mera tecnica psicoterapica, può essere mescolata ai miracoli, alle guarigioni straordinarie, alle forme di spiritualità più o meno occidentali. Non esiste alcun miracolo nelle guarigioni delle psicopatologie, non c’è bisogno di ipnotizzare qualcuno per vendergli qualcosa. Bastano, a mio parere, il buon senso, degli obiettivi chiari e rispetto per l’interlocutore.
Punto numero quattro. Il miracolo io l’ho visto a casa mia. L’altra sera, negli occhi della mia piccola quando, piangendo ancora per la botta, mi guarda con le pupille grandi e lucenti e mi dice che è tutto passato e che vuole giocare con me e m’abbraccia, mentre la guancia piano piano si gonfia e i lacrimoni si asciugano. Io ho sentito amore allo stato puro. Questo è il piccolo miracolo che mi è capitato.

2 commenti:

  1. Caro Bruno,
    non mi sono persa in wikipedia...ma andrò a vedere con calma...ma mò un miracolo te lo trascrivo anche io ...:)
    giorno compleanno della mia piccola...2 settimane fà..
    (parlato con mio marito...io ..."cosa pensi..non le facciamo regali...tanto ..gliene arrivano tanti...Lui mi risponde "Ok")
    mattina si alza...
    "Buongiorno principessa...tanti auguriiiii...che sia una bella giornata...sai non ti abbiamo comperato regali...tanto oggi ne riceverai tanti..."
    Risposta..."Va bene mamma...non ti preoccupare"
    Io...in quell'istante mi sono sentita una malissimo...mi sembrava di averle fatto un torto...e dico..."Amore...dopo andiamo in edicola...a prendere un libretto...te lo scegli tu...quello che vuoi...è il tuo regalo"
    Risposta..."Mamma...questo non è un regalo...il regalo è una sorpresa..."
    Io...ancora più destabilizzata...non ho parole...non sò cosa fare...sono persa...??????....come mi comporto ????...
    Dopo circa 10 -15 minuti...la piccola va alla finestra....avevo comperato il regalo da parte della nonna (un libro) e l'avevo messo vicino al auto per caricarlo...e la piccola lo scorge...e mi dice...
    "C'è un regalo fuori...forse è per me ...sono io che compio gli anni oggi...:)...sorridendo alla grande..."
    Io ..."Si...amore...è per Te...vuoi che mamma e papà...si dimentichino del tuo compleanno...volevamo farti uno scherzo !!"...
    Morale della favola vera...mai dimenticare le piccole gioie ai bambini...magari una caramella...e la provvidenza non manca mai...ecco il miracolo...
    Un caro..ma caro saluto Vania...
    P.s. Anche ...perchè di corsa ..sono dovuta andare a comprare il regalo della nonna :)...scherzo...l'ho fatto con immenso piacere e con il cuore colmo di felicità..
    P.S 2..i bambini insegnano alla grande..e fanno sentire il vero amore !!!
    Per quanto riguarda Moccia..non l'ho mai letto...e non ho mai visto un suo film...ma prima o poi...sono proprio curiosa !!!:)
    Ciao...i miracoli...si sentono "dentro" !!:)

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  2. grazie Vania per il tuo commento ed il tuo racconto carico di sincerità e affetto.
    ps: i nonni ci salvano sempre!! ;)

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