11/08/16

Stelle


Io amo le stelle. Amo la notte. La luna. Il firmamento. Le uniche due stelle cadenti della mia vita le ho viste all'arena. Nel paesino dove vivevo d'estate, c'era un cinema all'aperto. Lì vidi Lezioni di piano, Stregata dalla luna, Ghost, La leggenda del pianista sull'oceano, il Postino, filmetti stupidi, capolavori soporiferi e due stelle cadenti. Se penso alle stelle e chiudo gli occhi rivedo anche un cielo bianco di lucine in una fresca notte d'agosto, fino alle tre di notte col mio amico Vincenzo a raccontarci di noi, delle nostre speranze e delle nostre piccole tristezze. Avevamo vent'anni.
E poi le stelle la prima volta che baciai lei. Le lampare sul mare nero piatto come l'olio e le stelle, tantissime, sopra le nostre teste e quella promessa.
Se penso alle stelle mi rivedo a leggere quella pagina del Gattopardo quando Don Fabrizio trovava la pace nel firmamento che per lui era l'apoteosi della perfezione, la regola aurea della Natura, la geometrica punteggiatura del cielo.
Se ripenso alle stelle penso al mio amico perduto.
"La mia canzone preferita è Stelle".
"Non la conosco"
"La cantava Mimì Martini, ascoltala. E' preziosa".
Molto tempo dopo non aver seguito il suo consiglio, smanettando sul web, trovai questa canzone. Avevo perso un amico ma ritrovai la sua canzone e, dunque, un po' lui.
Siamo stelle, a volte splendiamo della nostra luce, altre volte di luce riflessa, a volte ci spegniamo, cadiamo. Talvolta siamo il punto di riferimento per qualcuno, altre volte brilliamo nel palcoscenico e gli applausi sono per la maschera, non per ciò che nascondiamo. Le stelle, per accendersi hanno bisogno del buio.
Quante stelle spente ci passano accanto! Non le scorgiamo fintanto che noi siamo accesi e illuminiamo il superfluo, la superficie delle cose, lo schermo fatuo di un giocattolo elettronico, la faccia inespressiva di chi non troveremo, domani, quando avremo bisogno di uno sguardo buono.
Spegniamoci un po'.
Diamo la possibilità alle stelle che ci passano accanto di risplendere, di farsi apprezzare e di poterci anche guidare, perché no, illuminando una strada a noi sconosciuta.

Una delle tante belle canzoni interpretate dalla mia conterranea e scritta da lei stessa. Dall'album 'Quante volte ho contato le stelle' del 1982
YOUTUBE.COM

4 commenti:

  1. Mi piace pensare che siamo Stelle. Si. Mi piace davvero.
    Bellissimo post, Bruno. Da Emozione e fa riflettere.
    Bella anche la canzone di Mia. Non l'avevo mai sentita.
    Ti lascio un abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie cara, un abbraccio forte anche a te.

      Elimina
  2. Di mia Martini mi piace #gli uomini non cambiano # ... ora mi ascolto questa ...

    RispondiElimina

commenta perché... condividere fa bene!