20/03/24

Sciatica

Sono stato bloccato per due settimane. Mal di schiena pazzesco. Antinfiammatori a tempesta. Adesso va molto meglio. E ho voglia di riprendere a fare le mie cose: il tennis, per esempio. 

La quasi immobilità forzata mi ha fatto capire quanto io fossi stato immobile, inconsapevolmente, negli ultimi tempi. 

La mia passione per il tennis nasce da una sensazione di inutilità.

Mio padre mi portava con lui, quando andava a giocare con mio zio. Facevo da raccattapalle, mangiavo delle patatine mentre osservavo due quarantenni che parevano divertirsi col nulla. Palle altissime, lente, un duello inconsistente. 

Nel campetto in terra rossa dei salesiani c'erano dei pini meravigliosi. 

Io stavo sotto ai pini, raccattavo le palle, mangiavo le patatine.

Stavo bene, con la mia obesità.

A vent'anni cambiai improvvisamente. Rivoluzionai le mie priorità, feci una trasformazione impressionante. 

Cominciai a essere malato di tennis. Chiesi a mio padre di insegnarmi a giocare. Lui lo fece volentieri. La mia passione era superiore alle mie effettive capacità. Mio padre non era un buon maestro. Non potevo limitarmi a imparare dai suoi lobboni e dalle sue smorzate.

Dunque, cominciai a prendere lezioni, lezioni, lezioni.

Oggi posso dire di saper giochicchiare. 

Del tennis mi piace lo scontro psicologico tra gli avversari che conta quanto la tecnica.

Il tennis mi ha insegnato molte cose, su me stesso e sugli altri. 

Da una partita a tennis puoi capire se fidarti dell'altro anche fuori dal campo. Se può diventare tuo amico.

Questa mia presenza qui, nel mio angolino nascosto del web, ricomincia così. Ho voglia di comunicare, di nuovo. In questi ultimi anni ho fatto diversi errori. Magari ve ne parlerò.

Adesso ho bisogno di recuperare qualche pezzo di me che ho regalato improvvidamente agli altri.


Non devi mai rimuginare su una palla passata. Ormai è passata.
Lars Gustafsson

6 commenti:

  1. Felice di ritrovarti anche qua, in questo ascoso angolino di web. Col tennis c'ho sempre fatto poco.. ero un mago dei racchettoni.. ma proprio quando mollai per sopraggiunti limiti fisici e mentali, ecco arrivarne la versione nobile: il padel. Sarei stato un campione se le due ere fossero coincise.. ahah
    Ora che sei qua passa anche a trovarmi. Do ut des? No. Solo che mi piacerebbe poter selezionare l'utenza.. ;)

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    Risposte
    1. il padel è come una carbonara col parmigiano e lo speck

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  2. Con il mal di schiena ci ho lottato tanto, (il mio gatto si chiama l'Oki mica per niente) ho scoperto di non poter vincere la guerra, mi accontento ogni volta che supero una battaglia. Riflettevo che anche per me, i miei due sport (la corsa e l'arrampicata) mi hanno insegnato molte cose, soprattutto su me stesso, su quanto i miei limiti fisici possano essere insignificanti rispetto a quelli mentali.
    Bel post.

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  3. ... Quanto è bello passare di qua e trovare un tuo nuovo post! Ringrazio le motivazioni del tuo esserci perché promettono tante cose piacevoli da leggere.
    Paola

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