07/04/12

the family and the others

Occhi  increduli ma ancora iniettati di sangue; le coccarde e le sciarpette ai loro posti.
Strenua difesa, patetica a tratti, folle apparentemente.
Molto familistica la difesa a oltranza dei nodi leghisti della periferia: facce buone, sguardi ingenui, per carità, i più.
C'è una totale negazione della possibilità di dire no, di dire anche un solo "forse è così", di accettare la realtà, di chiamare le cose col loro nome.
Legame familistico e inattaccabile. La legge del Padre. La connivenza supportiva della Madre. Cose già viste...in altre latitudini.
Quando scopri che tua sorella invece che l'universitaria fa la puttana, fai di tutto per non crederci.
T'inventi che studia lingue o anatomia applicata e che fa tardi perchè sta in biblioteca.
Mi ricordo una barzelletta delle mie parti.
Un gruppo di comari di paese confessa a due genitori preoccupati perchè la figlia non rientrava a casa presto e si vestiva in modo spregiudicato: "vostra figlia è una pro, una pro, una pro, sì...è una prostituta".
I genitori facendo un sospiro di sollievo "Meno male, ci pareva che fosse diventata pro...testante! Come facevamo a dirlo a Don Mario!".
I militanti che ho visto in tv di questi tempi mi fanno un'enorme tenerezza perchè sono talmente assorbiti dall'ideale familistico e dalla rete emotiva, dal legame sentimentale e quasi religioso con l'apice che perdono lucidità e libero arbitrio.
Difesa a oltranza, altrimenti c'è il rischio della disgregazione, del caos, della mancanza di punti di riferimento.
La sensazione di essere liberi ad alcuni fa paura se non si è supportati da un'impalcatura di esperienze, cultura, visione critica del mondo. 

1 commento:

  1. Nessuna tenerezza da parte mia, solo rabbia per la loro cecità e la loro arroganza

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