12/01/16

Aggiornamenti

Non è stato un inizio d'anno facile. Mia figlia, la più piccola, ha la broncopolmonite. Da qualche giorno io e mia moglie facciamo il turno all'ospedale. Adesso sta meglio ma per un paio di giorni la piccola è stata irriconoscibile, smunta, apatica, molto sofferente.
In ospedale tutto si azzera. E vengono fuori i tuoi pregi e i tuoi difetti.
Un infermiere mi ha etichettato come "papà ipocondriaco". E ci sta. 
Mia moglie, che è una negoziatrice doc, ha perso più volte la pazienza con un'infermiera che si sentiva la regina della Crocerossa. Per poco non venivano alle mani.

Credo che all'ospedale, in tribunale e di fronte a un funzionario dell'agenzia delle entrate. uno emerga per quello che è.
Il resto, è recitazione.

Ho resettato tutto. E' esistita solo mia figlia, questa settimana. Le altre due hanno ricevuto assistenza dalla nonna e da qualche mamma dei loro compagni di scuola.
Ieri sera, verso le dieci, la media ha voluto essere messa a letto da me. Non ha detto una parola. Mi ha guardato con quegli occhi di chi avrebbe un sacco di cose da dirti e che ha sofferto l'assenza. L'ho abbracciata, l'ho portata a letto e si è addormentata di botto. La grande, alle due di notte, mi ha svegliato. Ho cacciato un urlo sovrumano perché me la sono trovata a dieci centimetri dal lettone, ferma immobile, come una gemella di Shining. L'ho fatta infilare  con me sotto le coperte e stamattina mi sono ritrovato a occupare dieci centimetri di materasso bordoletto. Mia moglie ha fatto la notte, oggi tocca a me.

La gente in ospedale esce fuori per quella che è. Medici che si sentono dei padreterni, infermieri saccenti, personale delle pulizie che si fa pregare troppo. 
Ognuno esercita il potere attraverso il filtro della propria anima. Se è sporca, il potere è offensivo, se è pulita, il potere è al servizio degli altri.

C'è chi non saluta quando entra in stanza. Sì, d'accordo, tuo figlio sta male, ma dovrai convivere con degli sconosciuti per qualche giorno, se ti va bene. Non salutare, è una forma d'inciviltà.

Una notte la piccola si ribellava all'aerosol e io ero perso. Non sapevo che fare. Urlava, si dimenava. Una ragazza sudamericana, la mamma della piccola paziente di fronte a mia figlia, s'è alzata, ha preso la mano di mia figlia, mi ha aiutato con i cento tubicini di gomma in cui era avviluppata. 
L'altra mamma, l'italiana, quella fine, sbruffava. 
Cazzo, sei in ospedale, mica a teatro! Tua figlia non piange per l'aerosol? La mia sì.

Venerdì sera ho un seminario sull'autostima. Ho dovuto preparare la serata in questo stato d'animo. Mia figlia è fuori pericolo e posso andare tranquillo. 
Ho pensato a chi vive drammi familiari di salute o altro e deve affrontare impegni professionali con delle scadenze. Dev'essere terribile. Ti devi per forza scindere. L'emozione da una parte, la performance dall'altra. La pagnotta la devi portare a casa comunque. Faticosissimo, atroce.

Insomma, va così. E scusate lo sfogo. Ma so che voi ci siete. Ci siete stati sempre, nella gioia e nel dolore. Mica siete miei amici per niente, no? Vi abbraccio

14 commenti:

  1. Prima di tutto un abbraccio, Bruno!
    Sì, le circostanze avverse ci mettono alla prova e usciamo nella nostra verità, tutti. E quando i nostri cari stanno male, scattano le priorità!!! Più che giusto che esistesse solo tua figlia, questa settimana!!! Capisco le difficoltà in ospedale, il disagio, la preoccupazione, il bisogno di sentirsi accanto persone attente e piene di calore e non padreterni....
    Però - scusami se te lo dico - non temere di scinderti tra il dovere professionale e il problema familiare, non sei affatto diviso! E sono certa che con questo vissuto in corpo, la tua relazione sull'autostima sarà più vera, calda, autentica.
    Non sarà una "performance", ma la CONDIVISIONE di una parte di te, del tuo cuore con tutta la sofferenza di questi giorni, della tua esperienza professionale, dei tuoi studi, e della tua volontà di bene!!!
    Grazie di aver scritto questo post!!!

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  2. Accidenti, Bruno, che brutto momento! Meno male che le cose si stanno aggiustando...
    Anch'io, purtroppo, mi sono scontrato in più occasioni con persone "sbagliate" all'interno di alcuni ospedali; altre volte ho incontrato professionalità belle, e alla fine una cosa compensa l'altra. Ti capisco molto bene.
    Se puoi, pianifica una bella vacanza con la tua famiglia, una volta che la piccola si sarà ripresa completamente: qualche giorno in un posto dove farsi un sacco di risate!
    Ti abbraccio.

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    1. Ciao Attanasio, grazie! Si accettano consigli per il posto esilarante!
      E' vero, c'è del bello e del buono anche nella sanità. Medici empatici, infermieri professionali e rassicuranti. Come in ogni organizzazione, il brutto e il bello convivono. Un abbraccio anche a te, ciao

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  3. Un abbraccio forte forte. E un augurio alla tua piccola che stia presto bene. Condivido le opinioni sull'ambiente ospedaliero. Ho fatto per otto anni la volontaria AVO e ne ho viste di tutti i colori, compresa la saccenza del personale sanitario con cui mi sono scontrata più volte. Ci sarebbe da scriverne un libro. Lasciamo stare, va!

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    1. OGGI è STATA DIMESSA! Siamo più tranquilli. Dovrà assentarsi dal nido una ventina di giorni. Grazie! ciao!

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  4. Ciao Bruno, conosco quello che hai provato. Un abbraccio forte ed un in bocca al lupo per il seminario!

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    1. riproporrò, con qualche modifica quello di due anni fa all'Agif. Spero diavere lo stesso riscontro. :-) ciao cara

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  5. Ci sono passato, lo sai. So come stai, cosa pensi, il ricordo di quei miei giorni terribili non scolorirà mai. Passa tutto, vedrai.
    Ed è a quei lontani momenti che ogni tanto ritorno con la mente, adesso che la mia adesso bellissima quindicenne mi chiede (anzi per la verità mi informa)di uscire il venerdì sera ritornando tardi.
    Così, ripensandoci, non la strozzo.

    Un abbraccio stretto.

    P.S. Amici noi?? Non allarghiamoci.

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    1. Potresti essere un mio grande amico se avessi vent'anni meno. Ecco, ti considero un saggio, vecchio zio. Meglio no?

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  6. La cosa importante è che il pericolo è passato e la tua Piccola si sta riprendendo bene.
    Sai, tra le mura di un ospedale la vita sembra catapultata in un'altra dimensione e quando ad occupare quei letti sono i nostri figli, ci crolla addosso il mondo intero…
    Dai, ti lascio un abbraccio e un bacetto per la tua Bambina.

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    1. E' così, sì.
      Grazie cara, per le tue parole e per avermi fatto visita :-)
      ciao

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  7. Innanzitutto meno male sono contenta per te e per la piccola !!!
    poi queste due frasi me le posto, me le copio, se permetti: Ognuno esercita il potere attraverso il filtro della propria anima. Se è sporca, il potere è offensivo, se è pulita, il potere è al servizio degli altri.
    Ognuno esercita il potere.
    Anche chi ne ha poco, pochissimo.
    Lo esercita appena può.
    Appena vede qualcuno inerme lo esercita..
    Terribile questo.

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    1. Dai, non proprio tutti. I cattivi, sì, tutti. Ciao!

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