18/11/18

albatros

Stamattina, guardando dalla finestra le luci dell'alba, che in questo periodo dell'anno si screziano di rosa e violetto, mi sono lasciato rapire dal volo geometricamente disordinato dei gabbiani che volteggiavano veloci di fronte casa mia, attirati forse dai residui del mercato della piazza. Un volo libero, sfacciato, come a destare l'invidia dell'essere umano che osserva dal basso.
Sempre stamane ho alimentato la mia lista di canzoni sul pc che mi servono per scrivere con più ispirazione o ritemprarmi dopo una giornata di lavoro.
Ho trovato un disco dei Fleetwood Mac che non conoscevo, dal titolo evocativo "Albatros", l'ho incluso senza pensarci nella lista e l'ho ascoltato.
Una meraviglia.
E mi è tornata in mente una poesia di Baudelaire che descrive come si senta un poeta o, aggiungo io, una persona sensibile e abituata ai larghi orizzonti quando viene imprigionata e non compresa, quando rinuncia forzatamente a volare. Si chiama proprio "L'albatro".
Oggi vi faccio partecipi di questa commistione di suoni, visioni e parole che mi ha rapito. Vi e mi dedico questi versi struggenti e questa musica che mi hanno letteralmente accarezzato l'anima con l'augurio che seppur con le ali ferite non perdiamo la speranza di riprendere il nostro volo. 

"Sovente, per divertirsi, i marinai
catturano degli albatri, grandi uccelli marini,
che seguono, indolenti compagni di viaggio,
la nave scivolante sugli amari abissi.
Appena li depongono sulla tolda,
questi re dell'azzurro, goffi e vergognosi,
lasciano cadere miseramente ai loro fianchi
le grandi, candide ali, come ritirati remi.
Com'è molle e goffo questo viaggiatore alato!
Lui, poco fa così bello, com'è brutto e ridicolo!
Qualcuno gli stuzzica il becco con una pipa
un altro, zoppicando, mima l'infermo che prima volava.
Assomiglia al principe delle nuvole il Poeta,
che abita le tempeste e irride all'arciere,
ma esiliato in terra, fra gli scherni,
le sue ali di gigante gli impediscono di camminare.

YOUTUBE.COM
Albatross. (Fleetwood Mac). One of the greatest instrumental tracks of all time. A beautiful, haunting and thought invoking piece of music. I…

2 commenti:

  1. 19 Novembre 2018

    Leggo, in Internet: "L'albatro è come il poeta, libero e capace di sollevarsi da terra e volare in alto; i marinai che stuzzicano l'albatro sono comela gente comune che deride il poeta".
    Leggo anche e rettifico in ciò che metto tra parentesi: "Il poeta come l'uccello è capace di volare con la (nella) fantasia, ma è indifeso quando sta nel suo ambiente (nel reale, esposto alle critiche).

    L'ALBATROS di CHARLES BAUDELAIRE (mia riscrittura)

    Sovente, per difetto, la gente comune si diverte a catturare, ma s'illude di catturare nel carcere delle loro opinioni i poeti che seguono, indolenti compagni di viaggio, il bastimento della vita. Appena la gente comune li ha deposti sulle tavole, questi poeti GOFFI E VERGOGNOSI (sembra la fiaba del brutto anatroccolo al contrario), miseramente trascinano ai loro fianchi le grandi, candide ali, quasi fossero rime. Com'è intrigato, incapace, questo poeta! Lui, POCO ADDIETRO COSI' BELLO, COM'E' BRUTTO E RIDICOLO (ancora il brutto anatroccolo al contrario). Qualcuno LO IRRIDE CONSIDERANDOLO SENZA IL BECCO DI UN QUATTRINO (ISOLATO IN UN ACQUITRINO) zoppicando, mima l'infermo, PRIVO D'ISPIRAZIONE, NON ISPIRATO, MA, QUASI, SPIRATO, SPARITO DALLA LISTADEI BESTSELLERS. E il Poeta, che è avvezzo alle CRITICHE e ride della GENTE COMUNE, assomiglia in tutto all'ALBATRO: CATTURATO A TERRA, fra gli scherni, per le sue ali di gigante CHE L'APPESANTISCONO SI SENTE UN AVANZO, COI POCHI AVANZI DELLA SUA ISPIRAZIONE IN PROCINTO DI SPIRARE.

    CHARLES BAUDELAIRE (commentato, riveduto e corretto da LUCA LAPI)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho dovuto leggere più volte il tuo commento Luca, mi sfuggiva qualcosa. Alla fine posso dire serenamente di non essere come il tuo albatro: infatti non ho mai scritto bestsellers :-)) Un caro saluto

      Elimina

commenta perché... condividere fa bene!